ROMA, 23, Marzo – La nuova richiesta urbanistica che regolerà la crescita del territorio romano, dovrà rispettare alcune regole: essere ecocompatibile, inserita nel contesto territoriale ed essere a misura del cittadino. Dovrà essere un’urbanistica regolata da criteri ai quali ogni progetto deve adeguarsi per poter essere realizzato. Queste regole urbanistiche, in sostanza, serviranno a costituire una città più equilibrata, cioè offrire un adeguato equilibrio tra residenze, lavoro, servizi e tempo libero, in modo da creare delle aree che possono essere vissute in tutto l’arco della giornata.
Ieri in Campidoglio è stato presentato il Protocollo della qualità urbana di Roma Capitale, uno strumento per definire e valutare i progetti urbani complessi, e per proporre soluzioni adatte allo sviluppo contemporaneo della città, in un’ottica integrata e sostenibile. Come dichiarato dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno :” Vuol dire che tutte le trasformazioni urbane, tutti gli investimento privati che noi vogliamo attrarre devono rispondere a un ben preciso codice di qualità”.
Il progetto è nato nel 2011 su volontà dell’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale (Direzione Programmazione e Attuazione Urbanistica), il protocollo è stato sviluppato da Audis (Associazione Aree Urbane Dismesse), sotto la supervisione di Risorse per Roma spa. Uno strumento di lavoro condiviso tra pubblico e privato, con ventidue soggetti di entrambe le parti, che hanno avuto un ruolo attivo nella definizione.
Il Protocollo della Qualità urbana di Roma Capitale è stato articolato in due parti. Nella prima vengono definiti una serie di criteri che impegnano l’Amministrazione pubblica a dichiarare obbiettivi di interesse collettivo inerenti alle aree oggetto di trasformazione, e gli sviluppatori a fornire una dettagliata descrizione dei contenuti progettuali. Nella seconda parte invece, viene proposta la ristrutturazione dell’organizzazione amministrativa per poter accelerare i tempi di approvazione dei progetti stessi. Cosi come dichiarato dall’assessore dell’Urbanistica Marco Corsini “ la qualità del prodotto dipende anche da quella del processo e non possiamo proporre un modello di Roma o un sistema Italia se prima non risolviamo il problema della certezza dei tempi e dei costi, in altri termini della trasparenza”.
Martina Tirico