ROMA, 21 Marzo – Il commissario Montalbano, celebre personaggio dei romanzi di Andrea Camilleri, dovrebbe smettere immediatamente di mangiare novellame, ovvero i piccoli pesci. Questo è quanto ha dichiarato la commissaria europea Maria Damanaki, paladina di una pesca sostenibile e grande fan di Montalbano, ma non abbastanza da perdonare al commissario e al suo creatore tanta leggerezza. La commissaria europea ha scritto una lettera a Camilleri chiedendogli di modificare immediatamente i gusti culinari del suo personaggio, eliminando dal menù il novellame.
Via insomma le famose scene in cui Montalbano nella sua splendida casa affacciata sul mare a Marinella, in Sicilia, offre alla compagna Livia o a testimoni reticenti i gustosi pesciolini cucinati a puntino da Adelina. Si tratta, però, avverte la commissaria, di pesci che non hanno ancora raggiunto l’età per la riproduzione: ucciderli significa incidere sulla conservazione delle risorse ittiche. ”Sono una grande fan di Montalbano – ha assicurato Damanaki durante una conferenza stampa sulla biodiversità a Bruxelles – è un’appassionata lettrice di Camilleri. Ma c’è un grave problema: il commissario ama il novellame di pesce, una cosa inaccettabile nel Mediterraneo”. Per questo, ha spiegato, ”ho scritto a Camilleri”. Ora starà allo scrittore decidere se correggere il menu del famoso commissario magari con i famosi arancini siciliani, che hanno dato anche il nome ad una raccolta di racconti del commissario, o sui noti dolci regionali, dai cannoli alla cassata, meno dietetici ma piu’ ecocompatibili
L’Ue adotterà una “politica su misura” per il Mediterraneo: “Non possiamo essere orgogliosi di quanto sta accadendo nel Mediterraneo, dove l’80% degli stock ittici è pescato oltre i limiti di sostenibilità – ha spiegato il commissario – Servono misure adatte alla specificità del Mediterraneo, bisogna raggiungere la sostenibilità della pesca. Solo in questo modo si potrà garantire un futuro al settore, con un aumento dei redditi dei pescatori e la creazione di migliaia di posti di lavoro”.
Secondo Guido Milana (Pd), vicepresidente della commissione Pesca al Parlamento Ue, le istituzioni comunitarie “hanno capito che il Mediterraneo è totalmente diverso dagli altri mari per tale motivo, deve aver una sua politica che mantenga la biodiversità e costruisca la sostenibilità ambientale, ma che allo stesso tempo sia accompagnata dalla sostenibilità economica e sociale”.
Valentina Ferrari