ROMA, 20 Marzo – Il procedimento disciplinare a carico dell’Avvocato Giacinto Canzona, è stato aperto ieri dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli, a cui Canzona è attualmente iscritto. A far insospettire i membri del Consiglio, è stata la segnalazione dell’ennesimo “caso limite”, per altro fasullo, la cui causa è stata perorata dall’ avvocato in questione. Si tratta della finta coppia di naufraghi che avrebbe subìto un’interruzione di gravidanza dopo l’incidente avvenuto sulla Costa Concordia.
Dopo essere stato pizzicato innumerevoli volte da Striscia la Notizia, in situazioni analoghe, ricordiamo fra tutte il caso di Tommasino, il gatto che avrebbe ricevuto in eredità 10 milioni di euro, l’Avvocato questa volta rischia la radiazione dall’Ordine di Tivoli, a cui si era iscritto dopo l’avvio di un procedimento simile a Roma. Il caso dei presunti naufraghi sembra essere una bufala in piena regola, testimoniata dal fatto che i due avrebbero fornito nomi falsi, o, come si legge nel provvedimento del Consiglio, trasmesso anche dalla procura di Tivoli: “Apparentemente contrari al vero”.
Inseguito è stato aperto il procedimento disciplinare durante l’adunanza del 5 marzo scorso, anche ai fini di una eventuale sospensione cautelare dall’esercizio della professione forense di Canzona. Il presidente del Consiglio, Simone Ariano, ha dichiarato: “Tratteremo il caso con la massima serietà e celerità”. L’avvocato dovrà presentarsi davanti al Consiglio il 30 marzo per la deliberazione in merito all’eventuale sospensione cautelare.
Ma Canzona non è estraneo ad ammonimenti ed avvertimenti del genere, o che andrebbero contro l’etica professionale. Pochi giorni fa all’avvocato era stata ritirata la delega di viceprocuratore onorario a Bracciano, dove esercitava le funzioni di PM. L’avvocato Canzona aveva presentato, al procuratore della Repubblica di Civitavecchia Gianfranco Amendola, un certificato medico che giustificasse la sua assenza dalle udienze per motivi di salute, ma apparendo contemporaneamente sugli teleschermi in perfetta salute. Sempre dal Consiglio di Tivoli viene contestato per aver indicato fittiziamente il proprio domicilio professionale, presso due indirizzi differenti. Ed, in ultimo, pare che l’avvocato avesse intrattenuto conversazioni telefoniche con il detenuto Gianluca Di Giovanni, con l’incarico di gestire ingenti somme di denaro.
VIDEO| INTERVISTA ALL’AVVOCATO CANZONA
Antonia Silvestro