ROMA, 16 Marzo – La prima corte d’Assise di Roma ha cosi deciso, condanna Alessio Burtone a nove anni di reclusione per omicidio preterintenzionale con l’esclusione delle aggravanti. L’accusa è quella di aver ucciso al culmine di una lite, l’infermiera romena Maricica Hahaianu colpendola con un pugno al volto all’uscita della metro linea A di Anagnina l’8ottobre del2010 a Roma. La donna è deceduta all’ospedale Casilino una settimana dopo l’aggressione.
La procura aveva chiesto la condanna di 20anni di carcere, ma la corte, ha concesso le attenuanti generiche all’imputato, facendo cadere l’aggravante dei futili motivi. Secondo la ricostruzione eseguita dal pm, il giovane dopo aver avuto un diverbio con la vittima, alla biglietteria della metropolitana, mentre l’infermiera si allontanava il ragazzo si è riavvicinato serrandole un pugno al volto, colpendo la tempia. La donna come ripreso dalle telecamere dell’Anagnina è caduta per terra, rimanendo per un bel po’ di tempo nell’indifferenza dei passanti, mentre Burtone è stato fermato ancora dentro la stazione da un passante che aveva visto tutta la scena.
La corte ha disposto un risarcimento di 50 mila euro per ciascuno in favore del marito e del figlio, e di 30 mila euro al fratello della vittima. Il marito della vittima si è detto “soddisfatto della sentenza” anche se ha confessato che si “sarebbe aspettato qualcosa di più. In questa vicenda ho pur sempre perso una moglie e la madre di mio figlio”. Gli avvocati del condannato hanno gia fatto presente che ricorreranno in Appello per avere riconosciuta l’attenuante della provocazione.
VIDEO| MARICICA COLPITA RESTA A TERRA TRA L’INDIFFERENZA GENERALE
Martina Tirico
Fonte Immagine: oggi.it