ROMA, 14 Marzo – Ennesima vicenda di “bullismo” questa volta nella capitale, dove tre ragazzini, rispettivamente di 15,16 e 17 anni erano diventati il terrore dei loro coetanei. La “tattica” era sempre la stessa, aspettavano le loro vittime e li costringevano a consegnare i telefoni cellulari, portafogli e indumenti di marca. Questa volta però, ad incastrarli i video girati dagli stessi aguzzini in cui venivano riprese le loro “bravate”.
I mal capitati dell’ultima rapina, due studenti di 17 e 18 anni, che proprio in quel giorno avevano deciso di marinare la scuola, recandosi al centro commerciale Porta di Roma. Mentre i due ragazzi attendevano l’apertura del centro commerciale, i tre bulli li avevano intanto avvicinati con toni amichevoli, ma dopo qualche minuto è iniziata la loro disavventura. Come prima cosa, si sono fatti consegnare i soldi per comprare le sigarette e li hanno in seguito costretti a seguirli nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale dove si sono fatti consegnare i telefoni cellulari. Mentre continuavano le minacce di un possibile pestaggio le due vittime sono state costrette a seguire i bulli in una zona isolata conosciuta dagli abitanti del quartiere come “la collinetta”. Qui i due protagonisti della rapina, hanno dovuto consegnare le loro t-shirt e le scarpe di marca indossando poi quelle dei sequestratori. Ma come se non fosse a sufficienza, per deriderli un po’, i tre hanno disegnato con un pennarello indelebile, segni volgari sul volto e le mani dei malcapitati, che li hanno dovuti seguire in un fast food della zona. Il tutto è stato ripreso nei minimi dettagli con un telefono cellulare da uno dei “bulletti”.
Le vittime però, il giorno seguente, hanno deciso di raccontare tutto agli agenti del commissariato di San Basilio. Le indagini sono partite immediatamente e durante un appostamento, i poliziotti sono riusciti ad individuare e a bloccare i tre adolescenti , che erano già pronti per una nuova “missione”. La descrizione dei minorenni combaciava perfettamente con quella fornita. Gli agenti Hanno trovato addosso ai tre, i telefoni cellulari con le riprese delle loro bravate e gli indumenti rubati il giorno prima. La conferma ce stata anche da parte delle telecamere del centro commerciale e dalla testimonianza di un 16enne che ha subito le stesse violenze. Per loro è scattato un fermo per i reati di rapina, sequestro di persona e violenza privata.
Martina Tirico