ROMA, 13 Marzo – Si è concluso ieri mattina, tra fischi ed insulti dei manifestanti, il vertice tenutosi presso il Ministero dell’Ambiente, in via Cristoforo Colombo, cui hanno partecipato il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, il Prefetto di Roma e Commissario per l’emergenza rifiuti, Giuseppe Pecoraro, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, e il Governatore del Lazio, Renata Polverini. Punto all’ordine del giorno: scongiurare la possibilità dell’“emergenza rifiuti” a cui Roma potrebbe andare in contro dopo la chiusura della maxi-discarica di Malagrotta.
La discarica sopra citata, tra le più grandi di Europa con i suoi 240 ettari, verrà chiusa a giugno, salvo ulteriori proroghe. Il gruppo tecnico di supporto messo in campo da Clini vaglierà la possibilità di allestire discariche provvisorie in altri siti della provincia romana. Il prossimo incontro è previsto per il 22 marzo.
Intanto sono state già bocciate la proposta di Pecoraro il quale suggeriva i siti di Quadro-Alto (Riano) e San-Vittorio Corcolle, a ridosso di Villa Adrina, come possibili alternative a Malagrotta, scelti tra i sette messi a disposizione dalla Regione Lazio. Il “NO” categorico arriva sia dal Mibac che dall’Autorità di bacino, in seguito il Consiglio di Stato ha provveduto a bloccare l’esproprio dei territori. Anche l’Unione Europea ha manifestato il proprio dissenso in merito.
Clini così commenta la situazione al termine del vertice: “Abbiamo pochi mesi di fronte per trovare una soluzione transitoria che sia coerente con le normative nazionali ed europee. Non possiamo permetterci nessuna emergenze rifiuti a Roma”. Tuttavia continuano le proteste contro l’ipotesi dell’apertura di nuove discariche nei due siti della provincia romana e nei confronti dell’operato di Pecoraro, sino ad ora molto criticato anche dall’opposizione, il quale però conferma, nonostante tutto, il suo incarico di Commissario per l’emergenza rifiuti.
VIDEO| LE DICHIARAZIONI DI CLINI DOPO IL VERTICE
Antonia Silvestro