ROMA, 9 Marzo – Non si placa l’entusiasmo post-derby dei tifosi laziali. In settemila ieri hanno preso d’assalto Formello durante gli allenamenti per omaggiare Reja e la squadra. “Sei come Padre Pio: fai miracoli”, riferiti a Klose. In vista del match contro il Bologna gli undici biancocelesti possono dunque contare su tutto l’appoggio possibile da parte dei propri sostenitori. “Siamo più della presentazione di Di Canio, è come per lo scudetto del ‘74”, le loro parole.
Non è mancato lo sfottò. “Ce risemo. Aristate su Scherzi a Parte”, “Tutti al mare. c’è un progetto da rifare”, recitavano alcuni striscioni contro i romanisti. Con Stankevicius, Radu, Konko, Brocchi, Cana, Lulic, Zauri infortunati, più le squalifiche di Scaloni e Biava, la squadra ha costantemente bisogno di stimoli. Quale modo migliore, allora, per alimentare grinta e motivazione?
Altro importantissimo momento è risultato l’applauso rivolto a Candreva. Dopo l’iniziale maretta tra il giocatore e i tifosi, che lo accusavano di essere un supporter della Roma, scende la moderazione, anzi prevale l’euforia. Atteggiamento encomiabile e di grande sportività. Sembrano lontani i tempi della prima conferenza stampa del centrocampista. “Penso solo a giocare, ad onorare la maglia della Lazio, lo farò dal primo all’ultimo giorno. Non sono tifoso della Roma”, dovette dichiarare il 25enne per scacciare subito ogni equivoco.
La doppia vittoria del derby pare abbia portato una boccata d’aria fresca, in tutti i sensi. Bisogna continuare a cavalcare l’onda.
Luca Siliquini
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