ROMA, 6 Marzo – Il chip salva disabili, quelli veri. Verrà inserito nell’arco di tre mesi, un chip antifalsificazione nei permessi dei disabili, che renderà possibile verificare se il contrassegno è falso oppure valido. Una vera propria pulizia di falsi disabili, che imperterriti continuano ad usufruire di permessi di persone defunte per evitare il pagamento della sosta sulle strisce blu di un euro all’ora.
Tutto questo accadrà a Roma, dove i contrassegni per invalidi sono ben 60mila rilasciati dall’Agenzia per la Mobilità. Da quando si effettuano le verifiche anagrafiche,quindi dal 2003, sono stati revocati ben 30mila permessi spacciati per necessari. Entro 30 giorni dalla morte dell’intestatario, vige l’obbligo di riconsegnare il permesso a chi presenta invalidità. Peccato che il 30% di questi 30mila non è stato affatto riconsegnato, e questo sta a dimostrare l’esistenza di una cospicua percentuale di persone(ben 10mila), che gode di un bene di cui non dovrebbe beneficiare, assicurandosi un privilegio interamente a spese della comunità.
Massimo Tabacchiera, presidente dell’Agenzia per la mobilità, spiega che “quando l’intestatario del contrassegno muore, il suo nome viene subito depennato dalle liste bianche, quelle dove sono le targhe delle auto autorizzate ad entrare nella Ztl [… ], permesso che può essere utilizzato per la sosta gratuita sulle strisce blu senza che i vigili urbani abbiano la possibilità di verificarne o no un abuso”.
Il chip antifalsificazione, servirà proprio a comunicare al palmare dei vigili urbani, un codice in grado di verificare se il contrassegno è ancora valido oppure no. Inoltre sarà più semplice provvedere al rinnovo del permesso, collegandosi via web al sito http://www.agenziamobilita.roma.it/ e registrandosi, risparmiando file allo sportello e garantendo un’ottimizzazione del servizio.
Valeria Racano