ROMA, 6 Marzo – Dalle stelle alle stalle. Per Reja attualmente è il contrario. Dopo la sconfitta contro il Palermo il ct aveva presentato le proprie dimissioni, manifestando un forte dissenso nei confronti della società. Ora, a qualche ora dai fasti del derby, a parlare sembra un’altra persona. “Alla Lazio non manca niente per puntare al titolo, deve crederci”, ha commentato il tecnico a Lazio Style Radio. “Ci possiamo credere, abbiamo pareggiato a Milano e vinto lo scontro diretto con la capolista. Certo, il Milan e’ difficile da raggiungere: ha una rosa adeguata e dei solisti che possono cambiare la partita.La Juve, invece, è più vicina. Noi dobbiamo solo cercare di pensare gara dopo gara e vincerle tutte”. Una motivazione che fa ben sperare i tifosi.
“Siamo a tiro. So benissimo che abbiamo davanti formazioni molto forti, noi speriamo di vincere tutte le partite che restano e che le avversarie crollino, pur sapendo che sarà difficile che tutto questo accada. Ma noi siamo qui”, continua il friulano, che coglie anche l’occasione per tornare sull’argomento-Zola. “Zola? È un mio amico e ci siamo sentiti, sarei felice se in futuro approdasse sulla panchina della Lazio, magari tra dieci anni…”, riferisce non senza una punta di ironia.
Le ultime parole vengono spese in favore della permanenza in società. “Come si fa a dire no a una squadra importante comela Lazio? Bisogna vedere le intenzioni della società, ma l’importante è che ci sia sintonia con il gruppo. Non posso scommettere sul mio addio, perché nel calcio può sempre succedere di tutto. Però se l’accordo c’è, il progetto va avanti, il grosso della squadra rimane, allora si continua. Inoltre, il presidente vuole allestire una Lazio ancora più forte. Il mio rapporto con la società, nonostante i giorni caldi delle dimissioni, poi rientrate perché sono arrivati i chiarimenti, è sempre stato buono. Abbiamo concordato che continuerà anche per il prossimo anno: non firmo mai prima che finisca la stagione, però l’intesa con il presidente già esiste”.
Luca Siliquini