ROMA, 1 Marzo – Le commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera hanno approvato a larga maggioranza il parere sul decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri che fissa a circa 300 mila euro, pari allo stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione, il tetto massimo per le retribuzioni dei manager della pubblica amministrazione. Il parere è stato approvato con il solo voto contrario della Lega e due astensioni e prevede l’immediata operatività del tetto alle amministrazioni statali. Al governo è riservata la facoltà di disporre eventuali deroghe alla norma che sono, in ogni caso, limitate soltanto a cariche di particolare responsabilità. Inoltre, nell’eventualità in cui l’esecutivo scelga di derogare, è necessario un nuovo parere da parte delle Camere.
Via libera, dunque, al tanto atteso taglio degli stipendi dei supermanager. Due le questioni particolarmente controverse emerse dall’esame in commissione: la possibilità di sottoporre al tetto i rapporti contrattuali attualmente in corso e l’introduzione di una soglia massima anche per gli stipendi dei manager delle regioni e delle authorities. Sul primo punto, il governo fa sapere che “non vi sarebbero ostacoli ad una immediata applicazione, in quanto, in presenza di inderogabili esigenze di contenimento della spesa, si potrebbe legittimamente incidere, senza alcuna gradualità e senza operare alcuna differenziazione in ordine alla natura delle retribuzioni erogate, su trattamenti retributivi in corso.” Sulla seconda questione, l’ipotesi è quella di un emendamento al Dl Semplificazioni, attualmente all’esame delle commissioni Affari Costituzionali e Attività Produttive, che includa anche le authorities tra i destinatari del Dpcm. Nello stesso testo potrebbe essere anche inserita una direttiva indirizzata agli enti territoriali affinché introducano un tetto analogo per i loro dirigenti.
Renato Brunetta, ex ministro per la Pubblica Amministrazione ha espresso un giudizio positivo riguardo al parere approvato a larga maggioranza dalle commissioni. “Questa è una delle più belle azioni di questa fase della politica, in totale sintonia tra Pdl e Pd” , ha detto l’ex ministro. Ora non resta che il sì definitivo del Consiglio dei Ministri perché il limite introdotto possa diventare realmente operativo.
Francesca Garreffa