ROMA, 29 Febbraio – A volte non si riesce proprio ad accettare la realtà. I problemi diventano insormontabili e l’unica apparente situazione sembra quella di togliersi la vita. Basta perdere la lucidità e possedere una pistola. Un colpo e il gioco è fatto. La famiglia e gli amori, anche quelli finiti, non contano ormai più nulla. Il passato felice appare lontano, il presente invivibile e il futuro inesistente.
Ieri, 28 Febbraio, un giovane 30 enne si è suicidato, dopo aver litigato con la sua ragazza. L’episodio si è verificato a Tivoli, vicino Roma, intorno alle 15.30. I due hanno iniziato a discutere animatamente, ma non si esclude che tutto ciò non si sia risolto solo a parole. Infatti, proprio il padre della stessa ragazza, contattato da lei stessa, si è sentito in dovere di chiamare le forze dell’ordine per placare la situazione. Ma l’arrivo degli agenti a casa ha suscitato un’ulteriore reazione del ragazzo che ha perso totalmente il controllo. Preso dalla rabbia e dall’agitazione ha tentato di aggredire gli agenti e successivamente si è chiuso in camera. E da qui, non c’è stato più nulla da fare perché si è sparato un colpo di pistola. L’arma era detenuta illegalmente e con una matricola abrasa.
Attualmente le indagini sono nelle mani degli agenti del commissariato e si è già scoperto che in passato, il ragazzo avrebbe fatto uso di cocaina.
Martina Morlè