Giro di tangenti nella capitale, indagati vigili urbani

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ROMA, 28 Febbraio – Uno scandalo per un giro di tangenti si è abbattuto sui vigili urbani di Roma e rischia di coinvolgere anche il comandante del corpo Angelo Giuliani. Cinque agenti del I gruppo centro storico sono finiti nel registro degli indagati con l’accusa di concussione. Con loro è indagato anche un geometra coinvolto nel giro di tangenti. Il caso è stato sollevato da Paolo Bernabei, noto imprenditore romano, titolare di una catena di enoteche nel centro storico della Capitale, che ha denunciato di aver subito pressioni. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta e ad occuparsi del caso sono i pm Antonio Calaresu e Laura Condeni.

Tutta la vicenda ha avuto inizio l’anno scorso quando l’imprenditore ha scritto una lettera al sindaco di Roma Alemanno e al comandante dei vigili per denunciare le pressioni subite l’anno prima dai vigili che dovevano sorvegliare la ristrutturazione di un suo magazzino. Nel 2009 Bernabei si era rivolto a un funzionario dell’ufficio commercio ed edilizia del I gruppo perché voleva trasformare in ufficio un immobile e il funzionario gli aveva consigliato un geometra di sua conoscenza. A lavori ultimati, Bernabei paga il tecnico che però gli chiede ulteriori soldi per gli “amici”. In quell’occasione Bernabei paga ma l’anno dopo i vigili tornano all’attacco. Si presentano da lui con una denuncia, poi rivelatasi falsa, presentata nei suoi confronti per abuso edilizio. Per risolvere la questione si ripresenta il funzionario del I gruppo che però questa volta viene messo alla porta. Bernabei a quel punto decide di denunciare tutta la storia.

I vigili avevano aperto un’inchiesta interna ma ora ad occuparsi del caso sarà la magistratura. Ieri Alemanno ha incontrato il comandante Giuliani per fare chiarezza su quanto accaduto e nelle ultime ore si fanno sempre più forti le voci di un coinvolgimento proprio di Giuliani nell’intera vicenda.

Mariella Laurenza  

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