ROMA, 22 Febbraio – Sono stati sospesi dalle loro funzioni per 90 giorni il direttore del Dea, il Dipartimento emergenze e accettazioni, il professore Claudio Modini, e il responsabile dell’area medica Dea, il professore Giuliano Bertazzoni. È stata questa la decisione presa dal direttore generale del Policlinico Umberto I di Roma, Antonio Capparelli. Il provvedimento adottato nei confronti di Modini e Bertazzoni è stato reso noto dalla Regione Lazio ed è stato preso a seguito della scandalo sollevato nei giorni scorsi della paziente lasciata per quattro giorni su una lettiga del pronto soccorso.
Il caso era stato sollevato da Ignazio Marino e da Domenico Gramazio che in visita all’Umberto I aveva trovato una signora 53enne malata di Alzheimer legata alla lettiga e lasciata per quattro giorni senza nutrizione. Il provvedimento si è reso necessario dopo il rapporto stilato dagli ispettori inviati dal Ministro della Salute, Renato Balduzzi, che non lascerebbe dubbi sulle negligenze dei responsabili del Pronto Soccorso. Nel rapporto sono infatti stati individuati 12 punti critici nella vicenda e anche il direttore generale del Policlinico ha ammesso le responsabilità dei dirigenti e ha sostenuto che “la paziente necessitava di cure diverse e di una maggiore attenzione perciò si esprime tutta la meraviglia per questo comportamento, tanto più che il professor Bertazzoni non è stato in grado neppure di dare una risposta immediata. La gravità di tale situazione è davvero insostenibile e necessita di un chiarimento in merito ai motivi che l’hanno potuta determinare”.
Appreso del provvedimento che lo riguarda, Modini ha dichiarato “È una decisione ingiusta che andrà motivata. Ho sempre fatto tutto quello che era il mio dovere. Parlerò di certo con il rettore Frati – ha aggiunto – è stata una clamorosa ingiustizia, io ho messo la faccia e il nome a difesa del mio ospedale ma non ho sentito lo stesso impegno da parte di altri”.
Mariella Laurenza