ROMA, 18 Febbraio – Trovate in una chiesa romana ventiquattro ossa – reliquie di santi risalenti ai primi tempi del Cristianesimo, come Marcellino, Eutilio, Sisto, Lazzaro, Prudenzio, Crescenzio, Magno Martire e San Candido. Con tanto di sigilli e bolli della curia. E’ giallo in piena regola nella basilica di Sant’Alessio, all’Aventino. Il misterioso rinvenimento è stato fatto da monsignor Bruno Masetto, che ieri mattina ha scoperto nella nicchia laterale dell’altare le tre cassettine di legno con sopra alcune scritte in latino contenenti ossa. E, fatto ancora più inquietante, secondo il prelato fino a ieri quei contenitori non c’erano.
“All’inizio ho pensato che fosse una busta contenente del pane abbandonata nella cappella di san Girolamo da qualche turista” ha affermato il religioso, proseguendo: “Verso le 10:30 sono passato in chiesa per un controllo delle candele e ho buttato un occhio su un altare notando una piccola confezione di carta marrone. Mi sono incuriosito, l’ho presa, e mi sono accorto che dentro c’era qualcosa di rigido. Da sacerdote ho provato un brivido leggendo le scritte ‘ex ossibus’ Santa Caterina, San Felice, San Marcellino Martire e tante altre. Ho subito pensato: queste sono reliquie di santi, ma perché le hanno portate proprio qui?” Padre Masetto ipotizza che ad aver lasciato le reliquie nella basilica possa essere stata una suora o un religioso di qualche convento o chiesa antica, conscio del valore inestimabile dei sacri resti.
Dopo il ritrovamento il rettore di Sant’Alessio ha avvertito i carabinieri della stazione Aventino: adesso saranno i militari dell’Arma ad indagare per scoprire l’autenticità delle ossa e la loro eventuale origine.
Costanza Ferruzzi