ROMA, 15 Febbraio – Il Consiglio Superiore della Magistratura ha nominato Giuseppe Pignatone capo della Procura di Roma. La nomina di Pignatone, attualmente procuratore a Reggio Calabria, è stata votata all’unanimità dal Csm. L’assemblea di Palazzo dei Marescialli ha approvato la proposta della quinta Commissione, per il conferimento degli incarichi direttivi che ha scelto Giuseppe Pignatone per essere il candidato più idoneo, per attitudini al merito e al conferimento dell’ufficio direttivo a concorso.
Il profilo di Pignatone dimostra con palese evidenza il possesso di doti attitudinali e di merito di eccezionale valenza. Il Consiglio giudiziario di Reggio Calabria, tra le altre cose, descrive l’uomo come un magistrato assolutamente eccezionale. La carriera del nuovo procuratore di Roma è lunga e ricca di traguardi ragguardevoli. Pignatone, 63 anni, in magistratura dal 1974 dopo un inizio come pretore a Caltanissetta, ha svolto gran parte della sua carriera a Palermo prima come sostituto procuratore poi come procuratore aggiunto, dal 2008 è alla guida della Procura di Reggio Calabria.
Tra le indagini più importanti a cui ha partecipato, si ricorda quella finalizzata alla cattura di Giovanni Brusca, che ha consentito di scoprire il più grande arsenale di Cosa nostra a San Giuseppe Jato e nel corso della quale venne anche scoperto il nascondiglio dove fu segregato e poi ucciso il piccolo Giuseppe Di Matteo. Alla notizia della nomina, Pignatone ha ringraziato il Consiglio Superiore della Magistratura e il Ministro della Giustizia per l’apprezzamento e la fiducia espressa nei suoi confronti.
Ha inoltre aggiunto che garantirà il massimo impegno per permettere a tutti i colleghi della Procura di Roma, nel rispetto dei principi costituzionali, il miglior funzionamento del servizio giustizia e l’adempimento dei compiti che la legge affida all’ufficio del pubblico ministero. Queste sono state le parole e la promessa del nuovo incaricato riguardante il lavoro che svolgerà per i cittadini e il suo paese.
Sabrina Bachini