ROMA, 15 Febbraio – E’ il secondo giorno di tilt sulla Cassia. Tra la Storta e l’incrocio con via San Godenzio le automobili si sono imbottigliate fino a formare 9 km di coda. Ieri i vigili urbani della zona avevano giustificato l’intenso traffico attribuendo la colpa ai pedoni che, per sfuggire al ghiaccio dei marciapiedi, avrebbero cominciato camminare in mezzo alle corsie dedicate alle autovetture. Ma ancora oggi, ventiquattrore dopo, mentre le lastre di ghiaccio sono quasi del tutto sparite, il traffico non da tregua. La causa dell’imbottigliamento sembrano essere i lavori alla rete fognaria di via Due Ponti, cominciati ieri. Gli effetti del traffico in tilt si sono sentiti dall’Olgiata fino a Tomba di Nerone, senza tralasciare il Raccordo Anulare. Via Due Ponti è stata interdetta al traffico dalla mezzanotte di lunedì e chiusa per alcuni mesi.
Le Reazioni. Le polemiche non hanno tardato a farsi sentire. Dopo le abbondanti nevicate che la settimana scorsa hanno mandato nel caos la capitale, i cittadini della Cassia hanno domandato al comune di intervenire in merito alla “coda degli autosari” formatasi vicino alle loro case. “Siamo consapevoli che il completamento del sistema fognario di Via Due Ponti debba essere fatto” afferma Daniele Torquati, capogruppo del Pd del Municipio XX di Roma, “ma non ora dopo le abbondanti nevicate e soprattutto non a questi prezzi”. La cittadinanza ha richiesto all’amministrazione comunale l’immediata apertura di strada di Fondovalle o l’inversione di marcia di alcune vie del circondario in modo da permettere lo scorrimento dei veicoli.
Matilde Cristofoli