ROMA, 30 Gennaio – Due stranieri, un polacco di 19 anni e un romeno di 34, tutti e due senza fissa dimora, sono stati arrestati, a distanza di due ore l’uno dall’altro, dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma Centro mentre pescavano monete nella Fontana delle Naiadi in piazza della Repubblica.
Singolare il metodo utilizzato. I due si servivano infatti di una scopa e un’antenna telescopica con una calamità fissata all’estremità. Accompagnati in caserma sono stati denunciati per furto di monete. Il romeno è stato anche accusato di porto abusivo di arma bianca, in quanto in possesso di un coltello a serramanico di 16 circa centimetri. Agli stranieri sono stati sequestrati i “ferri del mestiere” e decine di euro, naturalmente in monete.
Atto che per certi versi ricorda certe truffe da commedia all’italiana, sebbene non italiani siano gli autori dell’impresa. Un episodio su cui è difficile puntare il dito in maniera categorica. Un gesto sbagliato, certo, ma sicuramente mosso da disperazione, fame, in sintesi necessità di sopravvivenza in una città dura come Roma. Di conseguenza non giustificabile, ma almeno in parte comprensibile. Ovviamente più grave il possesso del serramanico. In questo caso nessuna scusante per un individuo che gira libero e armato tra la gente, una bomba a orologeria pronta a esplodere in qualsiasi momento.
Luca Siliquini