ROMA, 27 Gennaio – L’assemblea capitolina ha approvato ieri all’unanimità il progetto per il Museo della Shoah di Roma, che sorgerà a villa Torlonia. Il via libero, atteso da anni, è arrivato proprio alla vigilia della giornata del ricordo, e porterà all’avvio del progetto che prevede una struttura di oltre 5.113 metri quadri dotata di una sala conferenze, una biblioteca-videoteca, centro di documentazione, una zona per le mostre temporanee ed anche una libreria e una caffetteria. L’approvazione, con 51 voti favorevoli, ha soddisfatto anche Riccardo Pacifici, Presidente della Comunità ebraica romana, che ha affermato che tale “atto, alla vigilia del Giorno della Memoria, mi commuove e mi rende ancora più orgoglioso di essere cittadino di Roma Capitale”.
Anche il sindaco Gianni Alemanno ha commentato la delibera del Consiglio comunale, al quale ha voluto partecipare in prima persona, dichiarando che “il museo della Shoah non è un regalo alla Comunità ebraica ma alla città di Roma”, e sarà un passo importante per mantenere vivo il ricordo dell’olocausto, sottolineando che “è stato l’atto più tragico del Novecento”. Inoltre l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Dino Gasperini, ha aggiunto che “a villa Torlonia sorgerà una struttura che non sarà un monumento inerte alla memoria ma un centro vivo di trasmissione di ricordi e valori, per combattere l’indifferenza, avere più compassione per le sofferenze umane e rispettare sempre e in ogni caso la dignità e la vita di tutti”. Un museo dunque che non servirà solamente per celebrare eventi passati, ma anche per guardare al futuro e combattere fenomeni come la violenza ed il razzismo.
Chiara Cavaterra