ROMA, 23 Gennaio – Era previsto per questa mattina l’incontro tra il Presidente del Consiglio, Mario Monti, e le parti sociali per discutere della riforma del mercato del lavoro. Per il Governo, oltre a Monti, hanno partecipato il ministro del lavoro, Elsa Fornero, il ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, e il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Antonio Catricalà. Sull’altro fronte siedono i segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, la presidente di Confindustria, il presidente portavoce della Rete Impresa Italia e le delegazioni di Abi e Ania.
Dalle prime indiscrezioni uscite e dai twit della Cgil, che posta indiscrezioni e novità sulla rete in tempo reale, si è appreso che cinque sono i punti su cui si sta discutendo. Flessibilità, tipologie contrattuali, formazione-apprendistato, sevizi per il lavoro e ammortizzatori sociali. Ed è probabilmente proprio quest‘ultimo punto che farà più discutere. Sarà, infatti, rivista la cassa integrazione. Si sta pensando di dare una stretta all’attuale cassa integrazione e limitare quella ordinaria. L’uso della cassa sarà, quindi, molto più limitato e sarà erogata solo nei casi in cui si potrà riprendere il lavoro rapidamente. In merito alla flessibilità, si vorrebbe favorire la conversione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato attraverso la graduazione degli sgravi contributivi.
Non sembra si sia parlato in modo specifico dell’articolo 18 anche se proprio questo è stato il tema con cui si è aperto l’incontro. Monti, dopo il clamore suscitato riguardo ai licenziamenti, ha detto “Servono buone soluzioni strutturali per il mercato del lavoro. Spero che si riesca a non ridurre il messaggio che mandiamo sulla riforma del mercato del lavoro solo all’ articolo 18”. Ha poi aggiunto che la riforma non si farà per decreto ma insieme alle parti sociali anche se in tempi stretti, in tre o al massimo quattro settimane.
Mariella Laurenza