Isola del Giglio: la nave si sta spostando, le ricerche vengono sospese

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ROMA, 16 Gennaio – Causa il mare mosso le ricerche dei sommozzatori e dei Vigili del Fuoco sono state sospese questa mattina perché la nave Concordia si è spostata e può recare pericolo ai ricercatori. Intanto le vittime della tragedia sono salite a 6. Prima della sospensione, i sommozzatori hanno prelevato dalla nave il corpo morto di un passeggero. I dispersi sono ancora 16.

Nella sera del venerdì la Costa Concordia, con 4.200 persone a bordo tra passeggeri ed equipaggio, stava passando vicino l’Isola del Giglio per il consueto saluto ma questa volta forse troppo vicino tanto da urtare uno scoglio che l’ha fatta inclinare su un lato a affondare parzialmente. Da quel momento non si è mai smesso di cercare i dispersi nel tentativo di trovare ancora qualche persona viva. Stamattina però le ricerche sono state sospese causa il maltempo e il mare mosso. Le onde hanno causato uno spostamento della nave che pian piano sta scivolando verso un gradino dove la profondità dell’acqua raggiunge i 70 metri il che causerebbe il completo inabissamento della Concordia.

Nella notte intanto le vittime sono salite a 6. È stato infatti ritrovato il corpo senza vita di un passeggero sul secondo ponte. L’uomo indossava il salvagente e si trovava in un punto della nave ancora non invasa dall’acqua ma questo non è bastato per restare in vita. Il numero dei dispersi è sceso quindi a 16 ma ora le ricerche sono ferme fino ad un miglioramento della situazione meteo e le probabilità di trovarli ancora vivi si riducono sempre più.

Intanto Costa Crociere, tramite l’amministratore delegato Pierluigi Foschi prende le distanze dal capitano della Concordia, Francesco Schettino, e con una nota ufficiale fa sapere: “Non possiamo negare che ci sia stato un errore umano. Costa Crociere darà assistenza legale al comandante Schettino ma le procedure che sono state adottate non hanno rispettato le rigide disposizioni documentate e di addestramento.” Intanto il capitano si trova in carcere a Grosseto con le accuse di disastro e omicidio colposo plurimo oltre che di abbandono della nave.

Francesco Cianni

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