ROMA, 12 Gennaio – Ben due anni di latitanza quella di un 50enne romano che si nascondeva all’interno di un elegante appartamento della capitale, in Piazza Pio XI. L’uomo era stato colpito da un ordine di carcerazione con l’accusa di bancarotta fraudolenta.
Il romano era già noto per un episodio di natura giudiziaria riguardo un’azienda informatica quotata a Piazza Affari e che aveva portato in seguito, nel 2006, ad alcuni arresti. Invischiati in tale vicenda alcuni presunti nobili, un finanziere ungherese ed uno sceicco di fantasia. Tramite false fatturazioni di vendita aveva messo in atto una scalata occulta per potersi impossessare della società e svuotarla della sua liquidità, la quale ammontava a circa 2 milioni di euro. Dopo una breve fuga all’estero l’imprenditore era tornato a Roma, trovando rifugio nell’appartamento riconducibile ad una sua vecchia società.
L’arresto è avvenuto ad opera dei carabinieri del Nucleo investigativo di Via dei Selci, dopo un’attività info – investigativa piuttosto articolata e difficile. Essendo stato messo alle strette, il romano si è infine consegnato senza opporre la minima resistenza. In seguito è stato condotto presso il carcere di Rebibbia dove dovrà scontare una pena di 6 anni di reclusione.
Sabrina Spagnoli