ROMA, 20 Dicembre – I ticket relativi a farmaci, ricoveri e analisi inutili saranno più cari. Questo dovrebbe far quadrare i conti di un Servizio Sanitario Nazionale che dal 2013 subirà una riduzione di risorse pari a circa 8 miliardi di euro in due anni.
Per il ministro della Salute, Renato Balduzzi, la rivoluzione sui ticket ha un principio ispiratore che si chiama “appropriatezza”. Il ministro spiega al quotidiano a la Stampa che “Bisogna trovare un equilibrio tra utilità ed economicità della prestazione sanitaria”. L’intendimento del governo è quello di modificare i livelli essenziali di assistenza (Lea), risparmiando sulle prestazioni inutili e inappropriate, ma senza deprimere il Servizio Sanitario Nazionale seppur mantenendo il livello di qualità dell’assistenza. Anche le esenzioni per patologia saranno ridisegnate in relazione al reddito ed ai componenti della famiglia, considerando non solo il numero di componenti ma anche la presenza di anziani o disabili. Per quanto riguarda i Lea, l’elenco è composto da circa 6000 prestazioni. Nell’intervista, Balduzzi interviene anche sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C, motivo di accese polemiche degli ultimi giorni, escludendone l’inserimento nel decreto milleproroghe. Insomma, una rivoluzione dei ticket per far pagare di più farmaci, analisi e ricoveri inutili e reggere così l’urto della riduzione delle risorse da 8 miliardi in due anni alla quale sarà sottoposto il nostro servizio sanitario nazionale dal 2013.
Il ministro della Salute, spiega anche come la rimodulazione del ticket debba “avvenire sulla base di tre criteri: equità; trasparenza ed omogeneità; considerazione della composizione del nucleo familiare”. I tre criteri saranno la base anche del nuovo sistema di esenzioni.
Alessia Ribezzi