Roma, Piazza Navona: Befana sfrattata da porchetta e beveraggi

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ROMA, 19 DICEMBRE – Dopo Natale e Capodanno arriva il 6 gennaio anche la Befana, che tutte le feste si porta via, come vuole la tradizione. Per il periodo natalizio e per tutta la durata delle festività, Piazza Navona diventa meta di acquisti da parte dei cittadini della capitale e anche di turisti, attratti dalla caratteristica consuetudine di allestire a tema l’ex stadio di Domiziano. Befane a cavallo di scopa da appendere, calze ripiene di dolciumi vari, giocattoli e decorazioni per il presepe, invadono le numerose bancarelle per la gioia dei più piccini e anche degli adulti che possono respirare l’aria di festa che pervade la storica piazza.

Questo era quello che fino a poco tempo fa si poteva trovare a Piazza Navona. Adesso la situazione è piuttosto mutata a causa dell’espandersi dei banchi gastronomici, che offrono porchetta, torroni, crepes e quant’altro, occupando uno spazio molto più vasto rispetto agli anni precedenti. Non è dunque insolito vedere una befana di pezza, accanto a porchette e bibite. Giocattoli e presepi, sono ormai quasi inesistenti per il proliferare di stand mangerecci o artigianato etnico. Chi vuole dunque godersi la piazza sotto il periodo delle festività, avrà dunque un’amara sorpresa.

“Siamo alla fiera della porchetta, non è certo più la festa della Befana. È ora che in piazza Navona vengano ripristinate le sole bancarelle di arredi del presepe, decorazioni per l’albero, giocattoli e dolciumi tipici di Natale. Questa piazza è invece diventata un mercato incomprensibile che ha poco a che fare con la tradizione: eppure dovrebbe essere super tutelata”, questo il commento di Viviana Piccirilli Di Capua, dell’Associazione abitanti centro storico. Molti sono stati gli abitanti, infatti, che hanno alzato la loro voce contro questa problematica. “Perché non è più sostenibile che un patrimonio così importante della città venga stravolto nella sua bellezza e soprattutto che venga così azzerata la tradizione. Per questo rivolgiamo anche un appello alle sovrintendenze: quello di recuperare il bene e non temere le forzature che sempre e comunque vengono messe in atto dai bancarellari che hanno preso quello spazio quasi facendosi fare normative ad hoc. Che nessuno pensi di portare in deroga altri dieci anni di questa schifezza!”, ha proseguito Viviana di Capua.

Ormai sono anni che viene permesso il proliferare di bancarelle che vendono sempre più spesso dolciumi, per lo più per turisti, e viene messa da parte la tradizione che vorrebbe stand nel medesimo stile con articoli dedicati alla ricorrenza. Quello che sconcerta gli abitanti è che chi concede i permessi, sembra non accorgersi minimamente di quello che accade e del “danno” che ne consegue al tradizionale allestimento.

Non è scampato alle polemiche anche l’albero natalizio di Campo dei Fiori, il quale sembra non essere stato approvato previo parere preventivo, oltre ad essere “incolpato” di nascondere la bella fontana della piazza.

Sabrina Spagnoli

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