Pacco bomba all’ambasciata di Grecia a Parigi, la pista parte dall'Italia

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ROMA, 13 DICEMBRE (Tg24) – Potrebbe essere il Fai (Federazione Anarchica informale), salito all’onore delle cronache nei giorni scorsi per i due plichi esplosivi che hanno colpito la Deutsche bank di Francoforte e la sede romana di Equitalia, il mittente del pacco bomba che nella giornata di ieri è stato scoperto all’ambasciata di Grecia a Parigi.

Arrivato sotto forma di plico, indirizzato alla sede della legazione diplomatica ellenica, il pacco ha alimentato i sospetti del personale dell’ambasciata quando una nuvola di fumo ha iniziato a sprigionarsi dal suo interno, spingendoli a rivolgersi alle forze dell’ordine per gli interventi del caso. Gli artificieri francesi hanno poi confermato che il plico conteneva una batteria elettrica e dei fili, confermandosi un ordigno esplosivo di limitata potenza, che è stato poi fatto brillare in sicurezza.

Il portavoce dell’ambasciata ha dichiarato che secondo i primi accertamenti il plico, indirizzato direttamente alla persona dell’ambasciatore greco, proviene dall’Italia.  A favore della teoria deporrebbero alcune scritte sullo stesso, in italiano appunto, che porterebbero a pensare si tratti dell’ultima delle tre bombe annunciate nei giorni precedenti dal gruppo anarchico.

Matteo Borile

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