ROMA, 12 DICEMBRE – Mentre l’Italia va a rotoli sotto la morsa della manovra economica Monti, i rumors sui tagli alla ‘Casta’ suscitano la reazione dei ‘nababbi’ del parlamento.
Protagonista della vicenda l’onorevole Maurizio Paniz, delfino pidiellino dell’ex premier Silvio Berlusconi. “Fra vitto e alloggio mica si campa bene con 3mila euro“, ha chiosato Paniz ai microfoni di una nota testata capitolina. Dichiarazioni che suscitano stupore e rabbia pensando ai milioni di operai costretti a lavorare per cinque euro l’ora oppure ai pensionati che rovistano tra la ‘monnezza’ per trovare qualcosa per sfamarsi.
Paniz indossa le vesti del ‘sindacalista della Casta’, indignandosi per i tagli agli stipendi attuati nell’ultimo decennio: “Ormai lo stipendio ce lo stiamo riducendo da dieci anni”, prosegue Paniz. “Quando entrai in Parlamento, nel 2001, la busta paga era di 7.500 euro nette. Si è ridotta, a colpi di progressive riduzioni e per effetto del taglio per quelli che come me fanno altri lavori, a 2000 euro”, continua.
Paniz nel computo dello stipendio non annovera tutti i privilegi di cui godono i deputati, basta ricordare la pensione dorata che riceveranno a vita dopo cinque anni di comodo governo sulle poltrone di Camera e Senato.
Infine, non pago delle ‘boiate’, continua a mantenere la stessa linea sui portaborse: “Se lo metti in regola, 3000 euro perun collaboratore non bastano. All’estero, come dimostrano tutte le statistiche serie, i parlamentari guadagnano più di quelli italiani”.
Peccato che l’onorevole sia poco informato: secondo le ultime statistiche lo stipendio medio dei deputati italiani superiore di ben tre volte alla media europea.
M.R.