ROMA, 1 Dicembre. Il pacchetto di misure anticrisi sarà varato dal Consiglio dei ministri lunedì 5 dicembre. Lo ha annunciato il premier e ministro dell’Economia, Mario Monti, nel corso di una conferenza stampa al termine dell’Ecofin di mercoledì a Bruxelles. Monti ha chiesto “senso di responsabilità” a politica e parti sociali, ma la riforma delle pensioni, con il blocco dell’adeguamento all’inflazione e l’innalzamento dei contributi per l’anzianità, continua a raccogliere dissensi. Lo gridano i sindacati, con il segretario della Cgil Camusso che definisce il limite dei 40 anni “intoccabile”. E, cautamente, lo afferma anche il Pd. Il segretario Bersani ammette che “su alcuni punti potremmo non essere d’accordo” anche se non tutti nel partito condividono questa posizione. Contraria anche l’Idv. Monti però ha avvertito che “se l’Italia manca questo passaggio o non fa quel che ci si attende le conseguenze sarebbero molto gravi”.
Un secondo avvertimento arriva dal premier: c’è poco tempo per «certe ritualità» del passato. Dunque ci saranno consultazioni, ma i “tempi saranno molto ristretti”. Interviene anche Confindustria, con la presidente Marcegaglia che, rispondendo alla Cgil dice: “Non è tempo di veti, 40 anni non è un numero invalicabile”. Il premier ha chiarito che intende agire rapidamente. Lunedì prossimo le “ulteriori riforme strutturali” verranno analizzate dal Consiglio dei ministri e il Parlamento potrebbe approvarle anche entro Natale. I prossimi 10 giorni, ha sottolineato il commissario Ue Rehn, “saranno decisivi” anche per il futuro dell’euro. Nel frattempo, ieri le Borse europee hanno festeggiato la decisione delle Banche centrali di aumentare la liquidità del sistema dimezzando il tasso d’interesse su alcune operazioni di swap. Milano ha chiuso con un rialzo del 4,3%, lo spread tra Btp e Bund a 10 anni si è fermato a 474, rendimento decennale al 7%.
Chiara Arnone – Redazione Centrale