ROMA, 30 NOVEMBRE – È stato rinvenuto nei pressi dell’Università Luiss un pacco bomba sotto una macchina parcheggiata in Via Ajaccio, di proprietà di un imprenditore. L’ordigno costituito da candelotti di gelatina, innesco e detonatore è ora sottoposto alle indagini dei carabinieri e del Ris, che dovranno scoprire quale potenza avesse, quando e in che modalità sarebbe dovuto esplodere, e soprattutto il destinatario. I passanti inconsapevoli avevano mosso più volte il pacco formato da due scatole di scarpe, e in seguito è stato fatto brillare.
Al momento sono in corso verifiche per individuare la natura dei materiali e c’è il massimo silenzio attorno alle indagini. Sembra però non trattarsi di un attentato terroristico, nonostante vi sia l’assenza non solo di una rivendicazione ma anche di obiettivi sensibili. L’oggetto in questione era stato ritrovato intorno alle ore 09.00 di ieri mattina dagli abitanti del quartiere. In un primo momento spostato sotto l’auto del titolare di un’agenzia immobiliare forse perché d’intralcio sul marciapiede, in seguito portato all’officina di un gommista poiché si credeva fosse materiale per auto per via di fili che fuoriuscivano. “Questa mattina il proprietario dell’auto ha notato il pacco ed ha chiamato il macellaio per farsi aiutare a spostarlo. Pensavano fosse una consegna per me, forse da qualche fornitore e quindi hanno messo la scatola davanti alla mia officina. Non aspettavo pacchi da nessuno, ma soprattutto non mi fidavo di quei fili che uscivano dalla scatola collegati ad un marchingegno, così ho chiamato i carabinieri”, questa la testimonianza del gommista.
Tempestivo è stato l’intervento degli artificieri che hanno prima messo in sicurezza la zona e in seguito fatto brillare l’ordigno. Il materiale gelatinoso è tuttora al vaglio degli investigatori per capire se lo scoppio avrebbe potuto provocare danni seri. I militari sono invece concentrati per capire chi fosse la vittima designata a ricevere il pacco. Le ipotesi sono molteplici e potrebbero trattarsi di gesti della criminalità organizzata per intimidire qualche pregiudicato, l’opera di un mitomane , ecc.. Sono state prese in esame anche le immagini della strada e della zona in generale per poter capire chi ha portato la bomba nel quartiere.
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Sabrina Spagnoli