ROMA, 29 NOVEMBRE – Il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi per l’ufficializzazione delle nomine di sottosegretari e viceministri si è concluso ieri dopo appena venti minuti, dopo essere iniziato con un’ora e mezzo di ritardo.
Il risultato conclusivo è stato quello di 25 sottosegretari, 3 viceministri e l’aggiunta di un nuovo ministro: Filippo Patroni Griffi, responsabile della Funzione pubblica, in possesso di deleghe alla Semplificazione. La novità sembra sia stata” ispirata” dallo stesso capo di Stato, che, durante un incontro di ieri con il premier, avrebbe sottolineato l’importanza della medesima Funzione pubblica.
Patroni Griffi ha 56 anni, magistrato di Napoli, in passato capo di gabinetto con l’ex ministro Renato Brunetta.
All’economia, in veste di vice di Monti, Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro. Candidato già con Tremonti per Bankitalia, Grilli sarà in aspettativa come direttore generale, percependo solo lo stipendio da viceministro e rinunciando, pertanto, al 70% del compenso. Come sottosegretari Vieri Ceriani e Gianfranco Pollillo.
Come viceministro al ministero dello Sviluppo Economico, con delega alle Infrastrutture, Mario Ciaccia, amministratore delegato di Biis, mentre nel ruolo di sottosegretari la carica è stata assegnata a Claudio De Vincenti e Massimo Vari.
Michel Martone, il più giovane viceministro della squadra Monti, al Welfare. È giuslavorista e docente all’università di Teramo e alla Luiss di Roma. Sottosegretaria, Cecilia Guerra.
Con il governo Monti il numero di sottosegretari si abbassa notevolmente da 40 a un totale di 28.
Di seguito le altre nomine.
Giampaolo D’Andrea è sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, insieme ad Antonio Malaschini. D’Andrea ha già ricoperto la carica di parlamentare con la Dc e con la Margherita e già sottosegretario ai rapporti con il Parlamento durante il secondo governo Prodi.
Come sottosegretario all’Editoria è stato nominato Carlo Malinconico, presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, Paolo Peluffo alla Comunicazione e all’Informazione.
Al ministero dell’Interno Giovanni Ferrara, Saverio Ruperto e Carlo De Stefano, di cui, quest’ultimo, uno dei maggiori esperti in materia di antiterrorismo.
Le nomine per i sottosegretari alla Giustizia sono Andrea Zoppini e Salvatore Mazzamuto e Marta Dassù agli Esteri, insieme a Staffan De Mistura. La Dassù aveva collaborato con il ministro D’Alema, in qualità anche di membro del gruppo di riflessione strategica del ministero degli Affari Esteri. Ricoprì il medesimo ruolo anche nel secondo governo Amato.
Filippo Milone e Gianluigi Magri alla Difesa, Guido Improta alle Infrastrutture, Roberto Cecchi ai Beni Culturali, Tullio Fanelli all’Ambiente, Franco Braga alle Politiche Agricole.
All’Istruzione vanno Elena Ugolini e Marco Rossi, alla Sanità Adelfio Elio Cardinale, presidente nazionale dei medici radiologi e presidente della Facoltà di Medicina di Palermo.
Il giuramento dei nuovi viceministri e sottosegretari è avvenuto stamane.
Tuttavia, non sono mancate immediate polemiche in seguito alle nomine di ieri. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl si è trovato in netta contrapposizione in merito alla nomina di Giampaolo D’Andrea come sottosegretario ai rapporti con il Parlamento. D’Andrea viene dal Pdl considerato un esponente politico a tutti gli effetti e non una figura tecnica come le altre, poiché già nel secondo governo Prodi, ricopri il medesimo ruolo affidatogli.
Questo, secondo Gasparri, danneggerebbe l’immagine e la reputazione dell’esecutivo e, alcuni esponenti del Pdl minacciano addirittura di negare l’appoggio al governo.
Elena Aceto