ROMA, 6 Ottobre – La Procura di Napoli, attraverso il Tribunale dei Minori, ha promulgato la richiesta di revoca della patria potestà a Salvatore Parolisi sulla figlia, la piccola Vittoria. Essendo Parolisi , l’unico indagato per il brutale omicidio della moglie Melania Rea e detenuto nel carcere di Castrogno (TE), la procura di Napoli con questa sentenza vorrebbe trovare un curatore che possa tutelare gli interessi della bambina che al momento è sotto la supervisione dei nonni materni, i quali non intendono farle incontrare il padre in contrapposizione alla decisione della procura di Teramo che ha concesso all’ex militare il permesso di incontrare la figlia in carcere.
Questa situazione, come quella della revoca della patria potestà, sarà di competenza del tribunale dei Minori nel verdetto del prossimo 2 dicembre. Attendendo il responso, parla il legale della famiglia Rea, Mauro Gionni, che dichiara: “Già a fine giugno avevamo avanzato la richiesta per l’affidamento provvisorio della piccola Vittoria e ora la Magistratura dei Minori si è inserita di diritto, chiedendo la revoca della patria potestà a Salvatore Parolisi”.
In attesa della sentenza del 2 dicembre si continua a lavorare sulle indagini di questo delitto ancora senza risposte. Nei giorni scorsi i legali di Parolisi avanzarono la richiesta di una nuova riesumazione della salma di Melania spinti da alcune convinzioni su alcuni indizi, sfuggiti alle prime perizie e sul presunto sbaglio relativo all’orario della morte, che potrebbe scagionare il caporalmaggiore. A tal proposito si pronuncia, al Tgcom, il legale di Parolisi Walter Biscotti: “Salvatore sta bene e trascorre il suo tempo libero leggendo molto ed è determinato a portare avanti la sua battaglia, per dimostrare la sua innocenza”.
Simone Giordanella