Caso Cucchi, in una lettera le cause della morte

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ROMA, 4 Ottobre – Sembrerebbe che le cause della morte di Stefano Cucchi, l’uomo arrestato per droga nel 2009 e morto in ospedale poco dopo, siano contenute in una lettera scritta da Alaya Tarek, un extracomunitario che ha ricevuto le confessioni di Cucchi.

La lettera, trascritta da Pasquale Capponi per Tarek, riporta che in un colloquio fra l’extracomunitario e Cucchi, quest’ultimo disse: “Mi hanno ammazzato di botte i carabinieri, tutta la notte ho preso botte per un pezzo di fumo.” La lettera in questione, è entrata a far parte del fascicolo processuale sulla morte del giovane romano.

Sulla morte del ragazzo, sono indagate al momento 12 persone: Aldo Fierro, Silvia Di Carlo, Flaminia Bruno, Stefania Corbi, Luigi De Marchis Preite, Rosita Caponetti, i medici che ebbero in cura il ragazzo. Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe, infermieri, e Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici, agenti della polizia penitenziaria.

Le accuse sono abuso di autorità, lesioni, abuso d’ufficio e falsità ideologica, abbandono di incapace e favoreggiamento.

Sabrina Spagnoli

 

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