ROMA, 27 SETTEMBRE – Pochi spettatori. Questa la causa della chiusura della più rinomata compagnia teatrale capitolina, il Bagaglino, che dopo 46 anni di onorata carriera, calerà il suo sipario. “Da qui sono passati tutti. Una sera telefonarono all’ambasciata americana perchè Jackie Kennedy voleva venire, la segretaria rispose che non c’era posto”, ricorda così Pier Francesco Pingitore, i bei tempi andati della compagnia.
Nato cinquant’anni fa, dall’idea di un piccolo gruppo di giornalisti di destra, di contrastare il successo dei cabaret di sinistra, sperando di avere almeno 20 spettatori a sera, divenne in poco tempo un fenomeno da 200 persone a serata. Da qui, l’esigenza di avere maggiore spazio, e la compagnia si stabilì nell’ormai famoso Salone Margherita.
Trampolino di lancio per numerosi volti dello spettacolo quali Pippo Franco, Leo Gullotta, Enrico Montesano, Valeria Marini, Pamela Prati, ecc.. “Dopo tanti anni, si può anche chiudere senza troppi rimpianti e senza polemiche”, continua Pingitore, il quale promette una grande uscita di scena, con una festa insieme a tanti protagonisti, all’ Elle, un rinomato locale di Via Veneto, per il 4 ottobre.
Una grande perdita nel panorama dello spettacolo italiano, che porta anche a farci riflettere che probabilmente l’Italia è cambiata, e con essa anche la satira.
Sabrina Spagnoli