ROMA, 25 SETTEMBRE – Sconto di pena per Luca Bianchini, l’ex ragioniere che nel 2009 violentò tre donne nei quartieri Bufalotta e Tor Carbone.
L’uomo, difeso dagli avvocati Giosuè Naso e Giorgio Olmi, in primo grado era stato condannato a 17 anni di reclusione. La Corte d’Appello di Roma ha accolto in parte la tesi della difesa, negandogli i benefici e le attenuanti generiche, stabilendo così una pena di 14 anni e 6 mesi di reclusione. Il sostituto procuratore generale Elio Costa aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado.
Il ragioniere romano era stato già coinvolto nel 1997 in un procedimento per tentato stupro di una sua vicina di casa, ma al momento del fatto fu riconosciuto incapace d’intendere e di volere e quindi fu prosciolto.
Bianchini venne arrestato il 10 luglio del 2009 dopo un indagine accurata che lo descriveva come violentatore seriale. Ad incastrarlo definitivamente furono gli esami del Dna e un impronta parziale.
Alemanno ha commentato così: “Ho espresso la mia indignazione. Penso sia veramente una follia questa riduzione di pena. Uno stupratore seriale, una persona potenzialmente pericolosa che ha creato grandi problemi alle donne. Come si possa ridurre da 17 a 14 anni non lo so. Semmai di trattava di aumentare a 20”.
Roberta Paccone