ROMA, 20 OTTOBRE – A Salò è mistero. Ed è anche caccia al fantasma di Claretta Petacci, amante del Duce Mussolini. Gli acchiappafantasmi, quindi, sono avvisati. Ma questa vicenda, che ha dell’incredibile, sembra fondarsi su voci vere e persone che realmente affermano di aver avuto un incontro con il fantasma della signora Petacci. Già, perché quella figura eterea avvistata sul lungolago Zanardelli per tre volte nell’ultimo anno e mezzo potrebbe appartenere – a detta di Massimo Merendi e Gianfranco Morgagni, presidente e responsabile tecnico dell’associazione National Ghost Uncover – proprio alla donna che condivise con Benito Mussolini gli anni della Repubblica sociale di Salò e la sua tragica fine.
L’avvistamento che ha destato più sospetto risale ad agosto del 2011, il giorno di Ferragosto, quando tre ragazzi bresciani che intorno alle undici di sera passeggiano sul lungolago, davanti alla gelateria Vassalli notano una signora elegantissima fasciata in un abitino anni Trenta dire loro: «Sono Claretta» per poi sparire nel nulla. Di seguito i ragazzi, increduli, conoscono un membro dell’associazione Ghost Uncover e lo contattano. Ma gli ‘acchiappafantasmi’ all’inizio sono increduli e scettici.
Ma successivamente all’incontro raccontato dai tre ragazzi, arrivano anche altre due segnalazioni: una avvenuta nel novembre del 2011 e l’altra ad aprile. Di una delle due ci sarebbe addirittura un video fatto da un turista che ha ripreso l’apparizione con una videocamera. A riportare la notizia è stato il Giornale di Brescia.
I video del turista ora è al vaglio degli acchiappafantasmi, che hanno eseguito il sopralluogo a Salò. A febbraio partirà una nuova spedizione in terra lombarda per cercare di capire se quello che accade può essere certificato come una vera e propria apparizione di un fantasma. Ci si armerà, infatti, di telecamere ad infrarossi e rilevatori di luce per constatare con sicurezza ciò che affermano di aver visto queste persone.
Chissà che in questa fase di rottamazione e ricambio politico, forte dell’esperienza di una storia tragica, non possa venire un buon consiglio da una voce del remoto passato. Magari proprio da Claretta Petacci, ormai liberata dalle angosce terrene insieme al suo amante, Benito Mussolini, dopo che entrambi terminarono la loro esistenza con la fucilazione il 28 aprile del ’45.
Sabrina Bachini