Gli Stati Uniti volevano costruire un Ufo: svelati i disegni top – secret

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WASHINGTON, 8 OTTOBREOra non sono più segretissimi i disegni che sono stati realizzati dall’Aeronautica degli Usa negli anni 50 dello scorso secolo per cercare di costruire un disco volante. All’epoca l’America stava tentando di ‘entrare’ nella mente degli alieni per cercare di costruire qualcosa che potesse almeno somigliare al mezzo che usano gli alieni per spostarsi nello spazio.

I documenti che sono stati trovati, e che sono declassificati, mostrano l’intenzione della Us Air Force, in collaborazione con la  Avro Aircraft Limited, azienda canadese, di costruire un velivolo la cui forma ricordava chiaramente quella delle navi aliene descritte in tanti film di fantascienza. Il progetto, scrive l’Huffington Post UK, era denominato “Project 1794”: lo scopo era la realizzazione di un velivolo supersonico a forma di disco.

I documenti che ormai non sono più segreti, mostrano chiaramente le intenzioni di chi progettò questo prototipo di disco, la cui progettazione iniziò all’inizio degli anni 50 e che, secondo i progettisti, avrebbe dovuto raggiungere la velocità “tra mach 3 e mach 4”. Il velivolo in questione avrebbe dovuto avere anche la capacità di volare a un’altitudine di oltre 30 mila metri, con un’autonomia di oltre 1600 chilometri. Il disco avrebbe dovuto avere anche la capacità di atterrare e decollare verticalmente, impiegando inoltre dei propulsori a reazione che gli consentivano di stabilizzarsi.

Un documento che porta la data del 1956 affermava che ‘la stabilizzazione e il controllo del velivolo nel modo in cui era stato proposto poteva essere fattibile’. Ma sul documento è riportata la necessità di effettuare ulteriori controlli e test. Ulteriori ricerche sarebbero costate 3 milioni e 168 mila dollari, che all’epoca erano una cifra importante, considerando che con il rapporto di oggi, sarebbero circa 25 milioni di dollari. Il progetto, in seguito, venne abbandonato, in quanto i prototipi di disco volante realizzati si dimostrarono di difficile impiego alle quote previste e il programma fu definitivamente abbandonato e fermato nel 1960.

Sabrina Bachini

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