ROMA, 5 LUGLIO – “Resto a Roma” (me conviene) è questo il titolo del pezzo dance che, dopo Ostia Beach, prova, di nuovo, a far ballare l’Italia, stavolta con la rivisitazione in chiave ironica dell’inno di Euro 2012, Endless summer. Dall’estate senza fine cantata dalla tedesca Oceana Mahlmann, alle vacanze low cost dei forzati delle ferie in città, un popolo di beach boys metropolitani che rinunciano a fantasie balneari esotiche concedendosi al massimo una puntatina a casa della suocera sul litorale laziale.
Il pezzo è una “satira di costume” sulla stagione dell’austerity. L’Imu, le tasse, le multe, il lavoro che non c’è: “Restare in città? In fondo, me conviene”. Un modo di dire – riflette Tirocchi, uno del trio del Morning Show di Radio Globo – che fotografa considerazioni e stati d’animo delle persone comuni che vivono i problemi ma se la fanno prendere bene. Nel video della canzone, che è stata lanciata nella giornata di ieri sulle frequenze radiofoniche e sul canale YouTube, anche il verdoniano Enzo, alla fine, si convincerà: Lo sai che c’è? Resto a Roma, è tanto bella ’sta città.
Il pezzo si apre con un cameo di Carlo Verdone il tormentone in questione, e Tirocchi infatti afferma di essere felice per la presenza di Verdone, che rappresenta un riferimento, come Alberto Sordi, per la capacità di raccontare la vita di tutti i giorni attraverso un linguaggio comico. Tirocchi continua affermando che i suoi personaggi non sono macchiette, anche se parlano romano, rappresentano, caratteri tipicamente italiani e diventano uno specchio attraverso cui ciascuno può riflettere, riconoscere vizi e virtù, ridere di sé.
Autoironia e umorismo aiutano a vivere meglio la stagione della crisi che impone un cambio abitudini. Anche chi gira in Cabrio, ha finito la benzina. Così può accadere che ci si muova in tram, come capita ai protagonisti della parodia, tre tipi “comicamente tragici”: la cassiera di un supermercato (Morgana Giovannetti), un libero professionista piacione (Alessandro Tirocchi) e un impiegato Normal One (Maurizio Paniconi) intrecciano le loro esistenze affrontando da soli la loro condizione per ritrovarsi, infine, a condividere un pezzo di estate, e di città.
Del resto, come ammette Maurizio Paniconi, “non c’è bisogno di andare lontano per divertirsi”. Nel testo della canzone vengono sfatati luoghi comuni e miti vacanzieri che riguardano il rimorchio facile di Cuba e le notti danzerecce di Ibiza: piuttosto meglio rimanere all’interno del Grande Raccordo Anulare. Roma offre moltissimo: innanzitutto, l’ironia che ci vuole per tenere l’estate viva.
VIDEO| RESTO A ROMA (ME CONVIENE)
Sabrina Bachini