ROMA, 29 GIUGNO – Arriva direttamente dalla Marina Militare la notizia dello spettacolare ritrovamento di almeno 5 pezzi del relitto della Corazzata Roma. L’imponente nave da guerra, orgoglio del Duce durante la II Guerra Mondiale, fu abbattuta e affondata dalla contraerea tedesca dopo l’armistizio del 9 Settembre 1943.
Per 69 anni se ne era persa ogni traccia ed ora grazie a questa scoperta si è in grado di stabilire il punto preciso, su dove questo gigante da guerra fu abbattuto. Il relitto è adagiato ad oltre 1000 metri di profondità, a 16 miglia dalla costa sarda, precisamente nel Golfo dell’Asinara. Nella tragedia morirono 1.352 marinai compreso il comandante della nave, l’Ammiraglio Carlo Bergamini, mentre i sopravvissuti furono solamente 622.
Le esclusive immagini del relitto sono state riprese e poi diffuse dall’ingegner Guido Gay della Gaymarine s.r.l.. Questa società, da anni sperimenta apparecchiature innovative per l’esplorazione subacquea. Gli uomini della M.M., responsabili del ritrovamento, grazie a queste nuove attrezzature, nello specifico un robot subacqueo chiamato Pluto Palla, hanno individuato il relitto della Corazzata, mentre erano a bordo del Catamarano Deadalus. Dopo aver individuato i pezzi dell’artiglieria, hanno messo a confronto le immagini, prima quelle raccolte lo scorso 17 giugno 2012, e successivamente quelle del 28 giugno 2012. Constatando l’inequivocabile coerenza delle immagini, si è arrivati alla conclusione che si trattasse realmente della Corazzata Roma. La prossima settimana, alla Maddalena, è prevista una conferenza stampa indetta dalla Marina Militare, dove verranno spiegati i dettagli di questa eccezionale scoperta.
Stefano Roselli