ROMA 17 Maggio – Oggi ricorre la Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia promossa nel 2007 dall’Unione Europea, la ricorrenza è stata fissata infatti per il 17 Maggio di ogni anno. La giornata contro la discriminazione omosessuale si celebrò per la prima volta nel 2005, dopo 15 anni esatti dalla rimozione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Secondo una prima statistica, portata avanti dall’Istat, su impulso del Dipartimento per le pari opportunità, su la popolazione omosessuale nella società italiana, presentato nella sala del Mappamondo di Montecitorio dal Presidente dell’Istat Enrico Giovannini, è emerso che, sono ben un milione gli italiani che si dichiarano apertamente omosessuali, precisamente il 2,4% della popolazione italiana, (gli uomini più numerosi ben il 2,6% contro il 2,2% delle donne). L’indagine è stata condotta su un campione di 7 milioni 725 mila famiglie distribuite in 660 comuni italiani. Ma la cifra sale a circa 3 milioni, se si considerano anche tutti coloro che dichiarano di aver sperimentato almeno una volta nella loro vita, l’innamoramento e i rapporti sessuali o l’attrazione sessuale nei confronti di persone dello stesso sesso.
Giovannini tende a specificare che: “Non è un censimento, ma è molto più di un semplice sondaggio, bensì è una vera e propria rilevazione statistica”. Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che: il 59% ritiene accettabile che un uomo abbia una relazione affettiva e sessuale con un altro uomo, e il 59,5% che una donna l’abbia con un’altra donna. Però il 59,9% ha dichiarato: “Se gli omosessuali fossero più discreti, sarebbero meglio accettati”. Ma sono quasi tutti d’accordo, ben l’80% degli italiani, nel dire che, non si accetta assolutamente che una coppia omosessuale possa adottare un bambino. Il numero di persone omosessuali, non essendo un sondaggio eseguito su tutta la popolazione italiana, sicuramente è sottostimato rispetto all’effettiva realtà.
Martina Tirico