NEW YORK, 18 Aprile – Anche quest’anno si è tenuta la consegna del rinomato Premio Pulitzer. Il prestigioso oscar del giornalismo, nato nel 1917, che ogni anno viene assegnato dalla Columbia University di New York. In quest’edizione, restando al passo coi tempi, a trionfare è stato il mondo del web. Per la prima volta nella storia due giornalisti di media online sono stati onorati del prestigioso premio.
Il primo è andato all’inviato di guerra David Wood, dell’ Huffington Post, fondato nel 2005, che ha vinto per la sua serie in dieci episodi “Beyond the Battlefield”, dove racconta la vita di alcuni veterani di guerra dell’Afghanistan e dell’Iraq. La fondatrice Arianna Huffington, si è dichiarata enormemente onorata del riconoscimento, affermando che, dopo l’edizione americana, canadese, britannica e francese del sito, è in preparazione anche la versione italiana. Il secondo premio al web, è andato al vignettista Matt Wuerker, del sito Politico.com fondato cinque anni fa da due reporter usciti dal Washington Post. Wuerker è stato premiato per i suoi disegni satiri sulla politica americana. Questo giornale web gode di ben 100 redattori che seguono da vicino la politica americana e di oltre 7 milioni di contatti al mese, mentre la versione cartacea supera le 32 mila copie.
Naturalmente, non sono mancati i premi assegnati ai media tradizionali. Per la categoria “giornalismo investigativo” ha trionfato l’ Associated Press che comprende gli autori Matt Apuzzo, Adam Goldman, Eileen Sullivan e Chris Hawley. La loro vittoria è dovuta al fatto di aver lavorato su una serie di articoli dove descrivono come la polizia di New York, con l’aiuto della Cia, abbia creato una rete di sorveglianza attorno alla comunità musulmana della città. Grazie a tale inchiesta alcuni membri del congresso americano hanno aperto delle indagini interne alla CIA e alla polizia della Grande Mela. Anche uno dei principali quotidiani della città, il New York Times, si è portato a casa due premi, per gli articoli di David Kocieniewki, dove racconta gli stratagemmi usati dai ricchi per pagare meno le tasse e per il racconto di Jeffrey Gettleman, sulle carestie che colpiscono l’Africa Orientale. Cattive notizie invece per gli altri due giornali di punta, il Wall Street Journal e l’USA Today che non hanno ottenuto alcun premio.
I premi per la miglior fotografia giornalistica sono andati a Massoud Hossaini dell’agenzia France-press, e a Craig F. Walker del Denver Post. Il miglior testo poetico è andato a Tracy K. Smith, mentre il premio migliore biografia è andato a Stephen Greenblatt. Il Pulitzer alla musica è andato all’ opera Silent Night di Kevin Puts, il teatro a Quiara Alegría Hudes, per Water by the Spoonful.
Stefano Roselli