EMPOLI, 21 Marzo – Scompare un grande autore, poeta, drammaturgo italiano. Nato a Santarcangelo di Romagna il 16 marzo 1920, Guerra, inizia a lavorare come maestro elementare prima di venire deportato in Germania nel 1943 e internato in un campo di concentramento. Dopo la liberazione comincia a scrivere i suoi primi componimenti poetici, ‘i scarabòcc’, scritti rigorosamente in romagnolo con prefazione del suo mentore Carlo Bo.
Nel periodo successivo, oltre a proseguire l’attività di poeta, darà alle stampe anche alcuni brevi romanzi in prosa come “La storia di Fortunato” del 1952. La grande svolta arriverà per lui l’anno successivo, il 1953, quando decide di partire per Roma nel tentativo di avviare la sua carriera di sceneggiatore. E’ considerato uno dei più grandi artisti del nostro secolo, eclettico e molto amato, che lascia un grandissimo patrimonio culturale. Soprattutto nella regione Toscana, dove è noto soprattutto per aver scritto ‘La Notte di San Lorenzo’ diretto dai fratelli Taviani, che Tonino Guerra scrisse insieme ai Taviani e che è rimasto nell’immaginario collettivo, descrivendo in modo esemplare questa regione nella Seconda Guerra Mondiale.
La trama narra di un paese immaginario, San Martino, che in realtà è San Miniato. Si narra un eccidio nazista effettivamente accaduto, ma per la crudezza dell’argomento il nome fu mutuato appunto in San Martino. La storia narra di un gruppo di sfollati che riesce a raggiungere le truppe americane che stavano risalendo da sud. Apprezzata dal pubblico, quest’opera vinse il Nastro d’Argento nel 1983. E’ morto all’età di novantadue anni in un giorno particolare che sembra aver scelto per salutare il suo pubblico: la giornata mondiale della poesia proclamata dall’Unesco.
Sabrina Bachini