MILANO, 20 Marzo – Hanno fatto tremare l’Italia intera durante gli anni ’70 e adesso finiscono all’asta. Sono diciassette i volantini firmati Brigate Rosse che il prossimo 29 marzo saranno messi all’asta dalla Bolaffi, tutti stampati fra il 1974 e il 1978. Una notizia che, senza dubbio, segna la fine di un’era e pone anche tanti interrogativi sul fatto che questi documenti, di importanza storica notevole, siano venduti a privati.
Tra i volantini c’è anche la condanna a morte di Aldo Moro, il famoso bollettino n.6 del 15 aprile 1978, che annunciava: “Per quel che ci riguarda, il processo ad Aldo Moro finisce qui. Aldo Moro è colpevole e viene condannato a morte”. Parole storiche, scritte da chi ha fatto tremare il sistema politico e la società italiana in anni difficili, che hanno raggiunto l’apice quel 9 maggio 1978, quando il corpo di Aldo Moro fu ritrovato nel bagagliaio di una R4 a via Caetani, a metà strada tra due luoghi che all’epoca avevano una notevole importanza: Piazza del Gesù, storica sede della Democrazia Cristiana, e Via delle Botteghe Oscure, dove c’era la sede del Partito Comunista Italiano.
Tra i documenti all’asta, quello più vecchio è datato 27 marzo 1974, in cui si annunciava che le BR avevano incendiato l’automobile del vicedirettore della Singer. Il lotto dei 17 volantini parte da una base d’asta di 1500 euro, ma non si fanno stime sul prezzo con il quale il lotto sarà aggiudicato. I documenti sono tutti in buono stato e, a giudicare dai buchi laterali, molto probabilmente erano contenuti in un faldone. “Abbiamo avuto questi 17 volantini – spiega il direttore della Bolaffi, Maurizio Piumatti – da un privato che li ha trovati in una ex Casa del Popolo in mezzo a del materiale destinato al macero”. Fino a domenica sera, i volantini sono stati esposti alla Fiera del Libro Antico, che si è svolta alla Permanente di Milano.
Augusto D’Amante