Violenza sulle donne: in piazza da Catania a Milano

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ROMA, 26 Gennaio – Le donne spesso sono sottoposte a maltrattamenti, ingiurie, stupri, induzione alla prostituzione, violenze psicologiche e purtroppo raramente denunciano gli abusi subiti. Si tratta di abusi gravi oltre ad essere fisici sono anche psicologiche. Le donne aggredite provano paura, rabbia, insicurezza, perdita di autostima e di fiducia negli altri. Questa sindrome si chiama Disturbo Post-Traumatico da stress, che colpisce le donne vittime di violenza. Chi usa violenza sulle donne è nella maggioranza dei casi il marito, il fidanzato, il convivente, l’ex partner. E per dire basta alle violenza ed aiutare le donne in difficoltà nasce l’iniziativa  del comitato “Se Non Ora Quando” contro la violenza sulle donne che partirà domani da Catania e tocca tutta l’Italia, da Torino a Milano, passando per Roma, Firenze e altre città.

In tutta Italia alla stessa ora i comitati Se Non Ora Quando accenderanno centinaia di fiaccole in ricordo di Stefania Noce, 23enne attivista per i diritti delle donne, uccisa dal suo ex fidanzato, e di tutte le altre donne vittime di violenza in Italia. La manifestazione è la prima in Italia a coinvolgere tante città contemporaneamente su questo tema. A Roma l’appuntamento è previsto alle ore 19 in Piazza SS.Apostoli. Iniziative sono previste anche ad Ancona, Cosenza, Firenze, Genova, Locri, Massa, Milano, Modena, Napoli, Pulsano, Rimini, Torino, Ferrara, Pordenone, Salerno.

Tra le molteplici adesioni quelle della donne della Casa Internazionale di Roma che e saranno presenti alla fiaccolata. ”Vogliamo dire il nostro dolore e lo sdegno per gli omicidi di donne, che vengono assassinate, come ci dicono i dati statistici, per lo più dai partner o dagli ex compagni. Vogliamo affermare ancora una volta che la violenza sulle donne non è una questione privata, ma piuttosto un’urgenza della politica, come riconosce, ad esempio, la recente legge spagnola”. Prosegue  ”per questo mentre lavoriamo per un profondo cambiamento culturale nelle relazioni tra uomini e donne, perché’ finalmente si possano vivere gli affetti in modo rispettoso della dignità e della libertà reciproca, chiediamo con forza un impegno delle istituzioni affinché’ riconoscano l’importanza di soggetti e luoghi attivi – primi tra tutti i centri antiviolenza – e garantiscano loro il necessario sostegno culturale ed economico”.

Valentina Ferrari

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