Save the children, milioni di bambini non hanno cure mediche

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ROMA, 4 OTTOBRE 350 milioni, questo il dato allarmante fornito da Save the children, sul numero di bambini che non verranno mai visitati da personale medico. L’altro dato sconcertante, è 8 milioni, e riguarda il numero  di bambini che invece muoiono ogni anno sotto i cinque anni per polmonite, complicazioni post parto, diarrea o malaria.

Questi dati cosi alti sono dovuti sicuramente dalla mancanza di operatori, siano essi infermieri, medici, o collaboratori, fa sapere Save the children: “Perché la grave carenza degli operatori ostacola il diritto alla salute dei bambini.”

Da qui, parte la campagna 2011 di Save the children, iniziata in Piazza del Campidoglio e che girerà tutta l’Italia. Un palloncino rosso vuole raffigurare “un bambino che ognuno può contribuire a tenere in vita dandogli un po’ del proprio respiro.”

Numerosi i volti noti che hanno prestato il loro volto per la causa, da Nicolas Vaporidis e Christiane Filangieri ai giocatori dell’Acf Fiorentina. “La campagna, ci dice che con Save the Children siamo tutti mamme: perché salvare un bambino è come farlo rinascere”, afferma Gianni Letta sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. “Una società che non si impegna fino in fondo per tutelare l’infanzia è una società arida e senza futuro”, ha dichiarato Gianfranco Fini, Presidente della Camera.

Fino al 6 novembre sarà possibile inviare un sms solidale di 2 euro, o chiamare da rete fissa il numero 45509 (donando 2 o 5 euro) a sostegno di Every One. Un piccolo gesto, questo, per far si che ogni bambino possa vivere un’infanzia senza malattie.

 Sabrina Spagnoli

 


 

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