ROMA, 6 Maggio – Una tragedia che ha sconvolto tutta Aprilia. Sabato mattina, in direzione Padova, un autobus su cui viaggiavano 23 persone del nucleo protezione civile e volontariato dell’associazione nazionale carabinieri in congedo «Aprilia 70» si è ribaltato provocando 5 vittime tra cui Roberto Arioli, l’anima dell’Associazione, il fondatore della sezione operativa. Attualmente in condizioni critiche 7 feriti. I passeggeri si stavano recando a Jesolo al 22esimo raduno nazionale dell’Associazione dei carabinieri in congedo. Della comitiva facevano parte i militari in pensione e i loro familiari.
“Ho sentito il pullman sbandare improvvisamente a destra; pensavo si fosse bucata una ruota, e non sono più riuscito a governarlo. Poi non so cosa sia successo”, ha raccontato l’autista del pullman, Lorenzo Ottaviani, al fratello Fabio. Nessun segno di frenata è stato lasciato sull’asfalto dal mezzo precipitato. “Posso confermare che non ci sono segni di frenata sulla sede stradale, procederemo con il controllo del cronotachigrafo. Ci sono una serie di elementi da verificare e che comunicheremo al magistrato”, ha riferito Carmine Tabarro della Polstrada di Padova .
“Abbiamo annullato tutte le cerimonie e domani celebreremo una messa in onore dei caduti”, il commento addolorato del generale Libero Lo Sardo. “E’ un momento di dolore incredibile Siamo vicino alle famiglie. Posso dire che tra i feriti due sono passati da codice rosso a codice giallo”. Vicino al dolore dei familiari anche Giorgio Napolitano, che ha manifestato “commossa partecipazione al cordoglio per il luttuoso evento, unitamente ai più affettuosi sentimenti di solidarietà ai tanti feriti”.
Luca Siliquini
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