FROSINONE, 15 Marzo – Il Tribunale del Riesame di Roma ha concesso gli arresti domiciliari ai due giovani di 21 e 24 anni, arrestati il 6 agosto scorso a Sora, in provincia di Frosinone, con l’accusa di stupro di gruppo su una ragazza di 16 anni. I due erano detenuti nel carcere di Cassino.
La ragazzina, all’uscita da un pub nella notte tra il 23 e il 24 giugno dello scorso anno tra Sora e Isola Liri (Frosinone), venne avvicinata dai due giovani, di 24 e 21 anni, che la fecero salire nella loro auto per accompagnarla a casa. La giovane era con la sorella maggiorenne, che proseguì a piedi. La violenza, secondo le indagini, si sarebbe consumata in una stradina nelle campagne di Sora. I due giovani, però, hanno sempre respinto ogni addebito, sostenendo che la giovane fosse consenziente.
Il Tribunale del riesame di Cassino aveva confermato il carcere per i due, ma la difesa aveva proposto ricorso in Cassazione. I supremi giudici avevano annullato la decisione del riesame stabilendo, con interpretazione estensiva di una sentenza della Corte Costituzionale, che per la violenza sessuale di gruppo non è obbligatorio optare per il carcere ma possono essere concesse anche misure cautelari meno pesanti. Riesaminato, dunque, il caso, il tribunale del Riesame ha concesso i domiciliari ai due giovani accusati dello stupro. “Sono soddisfatto – dice all’Ansa l’avv. Lucio Marziale, che con il collega Nicola Ottaviani difende uno dei due – perché la sentenza della Cassazione ha restituito al giudice la libertà di decidere. Il giudice è l’unico che deve poter valutare la situazione”.
Valentina Ferrari