Birra "made in Lazio": nasce l’associazione per la birra regionale

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ROMA, 20 Febbraio – E’ da poco nata l’associazione A.Bi Lazio, un organismo che si pone come obiettivo quello di promuovere e sostenere la produzione di birra della Regione, attraverso l’unione dei propri associati in un progetto volto a rafforzare la filiera e a valorizzarne la diffusione sul territorio. All’associazione, presieduta da Leonardo Di Vincenzo (Birra del Borgo), hanno aderito finora 8 microbirrifici (Atlas Coelestis, Birra del Borgo, Birra Turan, Birrificio Ostiense Artigianale, Free Lions, Itineris, Mister Malto, Turbacci) e 2 malterie (Saplo e Agroalimentare Sud), grazie al sostegno per l’iniziativa dell’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio (Arsial), di AssoBirra e di Coldiretti Lazio.

L’idea del progetto è nata per via del grande consumo del prodotto e dell’ampio mercato che esso comporta: nel Lazio ci sono 3 milioni di consumatori di birra, con un consumo procapite di 28 litrie un giro di affari dei microbirrifici pari a 3 milioni di euro con 93 marchi di birra, prodotti attualmente dagli associati di A.Bi, il cui punto di forza è proprio il vincolo di produzione loro imposto. Infatti tra le materie prime almeno il 70% dei cereali deve provenire dal territorio regionale, con l’Arsial che ne controlla la tracciabilità: dunque l’orzo fornito dalle malterie Sapio e Agroalimentare Sud deve essere rigorosamente “made in Lazio”, così come il gruyt, l’ingrediente segreto di tradizione medievale che caratterizza “La Zia Ale”, la prima birra 100% del Lazio, presentata ieri sera all’enoteca regionale Palatium, in collaborazione con Slow Food Lazio.

L’assessore regionale, Angela Birindelli, è intervenuta su questo argomento spiegando che l’assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio “crede molto nell’affermarsi del settore delle birre artigianali. Non a caso, negli ultimi due anni, abbiamo già portato con grande successo alcuni birrifici artigianali del Lazio in importanti manifestazioni fieristiche come il Salone del Gusto 2010 di Torino, Arti e Mestieri 2010 aRoma, Artigiano in Fiera 2010 e 2011 aMilano e a Fiera Cavalli 2011 di Verona”. Il presidente dell’Arsial Erder Mazzocchi ha spiegato: “Abbiamo promosso questo progetto per costruire una nuova filiera agricola regionale su un prodotto che fino ad oggi non era legato alla produzione agricola. Gli obiettivi sono due: contribuire alla crescita del Pil agricolo e costruire un’immagine della birra come prodotto legato al territorio. Per questo abbiamo puntato sul birrificio artigianale, che, dialogando con l’agricoltore, potrà realizzare prodotti a forte valenza territoriale, mentre l’enoteca regionale Palatium proseguirà nel suo compito di promozione come elemento catalizzante delle nuove filiere produttive”.

Il primo appuntamento per degustare i prodotti laziali e la “La Zia Ale” è la “Settimana della birra artigianale” partita il 13 febbraio su scala nazione e protratta nel Lazio fino al 25 febbraio: la manifestazione prevede eventi, degustazioni ed iniziative frutto della collaborazione tra Arsial, AssoBirra, Coldiretti Lazio, Slow Food Lazio e A.BI. Lazio. Le birre saranno anche proposte per l’intero periodo in abbinamento ai menu dell’Enoteca regionale Palatium.

Chiara Cavaterra

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