ROMA, 18 Febbraio – Una famiglia senza tetto di Tuscania, provincia di Viterbo, ha rifiutato ieri l’alloggio che l’Ater gli aveva concesso a causa della “cattiva disposizione” degli spazi, preferendo continuare a vivere in un camper in attesa di un altro appartamento. La famiglia composta da quattro persone, sfrattata per morosità, viveva da tempo in un camper, in attesa di una sistemazione offerta dall’Ater. Ma quando questo gli ha assegnato e mostrato ieri l’appartamento popolare disponibile, lasciato in ottime condizione dai precedenti proprietari, i membri della famiglia in questione hanno manifestato grandi perplessità sulla disposizione degli spazi e lo hanno rifiutato, preferendo attenderne uno di loro gradimento.
Sulla vicenda sconcertante è intervenuta il presidente dell’Ater di Viterbo, Maria Gabriella Grassinni, che era andata a Tuscania per consegnare le chiavi dell’appartamento al capofamiglia, spiegando che “l’alloggio rifiutato è del taglio previsto per i nuclei familiari di quattro persone: due stanze, cucina e servizi, ma è stato rifiutato perché non piaceva loro la disposizione”. La stessa ha manifestato poi il proprio rammarico per l’accaduto: “Siamo profondamente dispiaciuti perché, insieme al sindaco di Tuscania ci siamo subito adoperati per risolvere il loro problema. Addirittura il comune, per non farli restare nel camper durante l’ondata di maltempo, li ha ospitati a proprio spese in un ostello”. Anche l’assessore alle Politiche per la casa della Regione Lazio, Teodoro Buontempo, è intervenuto dicendo: ‘’Ritenendo ingiusto che chi rifiuta l’assegnazione di una casa pubblica possa rimanere in graduatoria fino a quando non ne trova una di suo gradimento, come se si trattasse di proprietà privata, venendo di fatto ‘premiato’. Per questo la nuova norma cancellerà il diritto a un alloggio pubblico per chi rinuncia, fatti salvi i casi in cui esistano in famiglia problemi di disabilità o malattie gravi”.
Chiara Cavaterra