COSENZA, 26 OTTOBRE – Dopo la forte scossa della scorsa notte, avvertita intorno alle 01:05 tra Calabria e Basilicata, il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha voluto rassicurare tutti gli abitanti della zona colpita. Secondo lui infatti che non c’è bisogno di dichiarare lo stato d’emergenza, poiché “Al momento non ci sono le condizioni per la dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale come previsto dalla legge 100”. Queste le sue parole stamani, durante il sopralluogo che ha effettuato personalmente nel paese maggiormente colpito dal sisma, Mormanno, nell’alto cosentino.
Il grado della scossa rilevato è di magnitudo cinque della Scala Richter e la profondità raggiunta è di 6,3 km. I paesi più colpiti risultano Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello nella provincia di Cosenza, e Rotonda in provincia di Potenza, e in molti di questi sono stati evacuati vari centri di aggregazione, come la scuola e l’ospedale di Mormanno e la scuola di Castrovillari. Per ora l’unica vittima è stato un anziano signore di 84 anni, che non è riuscito a fronteggiare lo spavento ed è stato colto da un attacco di cuore, come ha fatto sapere Raffaele Cannizzaro, il prefetto di Cosenza: “Stiamo verificando i danni e la situazione in tutti i paesi della provincia di Cosenza, dove da questa notte sono attive squadre della protezione civile e delle forze dell’ordine. Danni sono segnalati a Mormanno e nei paesi vicini. Purtroppo a Scalea si è registrato un morto per infarto a seguito del sisma. Al momento la situazione è sotto controllo, anche se i controlli andranno avanti per tutta la giornata”.
Il sisma è stato avvertito per gran parte del Sud Italia, come nel Molise, in Campania, Sicilia e Puglia. Purtroppo le scosse dalla scorsa notte continuano, in forma meno violenta, a farsi sentire. Sono state infatti rilevate già 100 scosse successive a quella intensa dell’una di stanotte, come ha fatto sapere la responsabile della sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Rita Di Giovambattista.
Norma Pasi