CASERTA, 18 LUGLIO – La Guardia di Finanza pedina e smaschera 4 falsi ciechi che stavano truffando l’Inps per un valore di 235 mila euro. Facevano manovra con l’auto, portavano a spasso il nipotino col passeggino, insomma conducevano una tranquilla vita da pensionati anche se per l’Inps erano a tutti gli effetti “ciechi”. Un “miracolo”, sottolineato dal nome dell’operazione delle fiamme gialle che per mesi ha compiuto accertamenti sui soggetti in questione.
Oggi la Guardia di finanza, che lo scorso anno arrestò in flagranza uno dei quattro, il sessantottenne Bernardino Oliviero, sorpreso tranquillamente a guidare l’auto, ha parzialmente chiuso il cerchio delle indagini sequestrando i conti correnti dei presunti truffatori su ordine del gip di Santa Maria Capua Vetere che ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica. Con Oliviero risultano indagati per truffa continuata aggravata ai danni di un ente pubblico anche i 58enni Annamaria Tavano e Umberto D’Angelo e Giuseppe Tescione, 59 anni di Casagiove. Tutti accusati di truffa continuata aggravata ai danni dell’ente previdenziale che versava puntualmente laute indennità ai falsi ciechi, incastrati dalle telecamere della guardia di finanza e colpiti oggi, mercoledì, dal sequestro dei rispettivi concorrenti.
I militari hanno eseguito in mattinata l’ordinanza firmata dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della procura della Repubblica, congelando nel complesso una somma di denaro pari a 235 mila euro, ovvero i soldi percepiti illecitamente come indennità di accompagnamento. Le indagini condotte dai finanzieri casertani e coordinate dalla Sezione reati economici della procura sammaritana erano state avviate l’anno scorso, con l’incrocio tra i dati acquisiti da Inps e Azienda sanitaria locale e quelli in possesso dell’anagrafe tributaria.
Sabrina Bachini