EMPOLI, 5 LUGLIO – Un episodio senza testimoni oculari se non il racconto di chi dice di aver udito, proprio quel giorno, sabato scorso, e proprio a quell’ora, nel primo pomeriggio, qualcuno che parlava con voce alterata, quasi urlando. E di aver notato poco dopo l’arrivo di un’auto dei Carabinieri.
Il gravissimo episodio di cui è stato vittima un bambino di dodici anni, prima rinchiuso in uno spogliatoio e quindi molestato da un 44enne empolese, si è nutrito inizialmente del racconto dell’adolescente. Un racconto che deve essere parso convincente ai carabinieri che hanno arrestato l’uomo, un dipendente dello Stato, con due accuse gravissime: sequestro di persona e violenza sessuale.
La notizia è grave ed è di quelle da brivido, capace di squarciare la tranquillità di un paesino come Baccaiano, dove il racconto di sabato scorso e di quello che è accaduto passa da una persona ad un’altra con grande stupore e incredulità da parte dei cittadini. Si sa solo che in aiuto del ragazzino, una volta che era riuscito a sottrarsi alle attenzioni del suo molestatore, sarebbe accorso anche il personale dell’impianto che avrebbe prima bloccato il 44enne poi chiesto l’intervento degli uomini dell’Arma.
Attorno alla piscina ci sono altri impianti sportivi e strutture ricettive, ma della vicenda non si è saputo un granché. Anche perché, in questo periodo di luglio, soprattutto in pieno giorno e in mezzo alla settimana, c’è meno frequenza di persone rispetto all’ordinario. Solo l’addetto ad una delle strutture ricorda che, nella giornata di sabato scorso, vicino agli impianti sportivi c’era stato un episodio che si direbbe “movimentato”. Si era formato nello spiazzo un capannello di persone, si era sentita alzare qualche voce, ed erano arrivati i carabinieri. Non rammenta altro perché impegnato al telefono con dei clienti, e quindi non poteva certo prestare attenzione specifica a quanto stava accadendo lì nei dintorni.
Sabrina Bachini