TORINO, 3 LUGLIO – La città di Torino piange l’imprenditore e designer Sergio Pininfarina, morto nella notte all’età di 85 anni accanto alla moglie Giorgia . Malato da tempo, Pininfarina non era mai riuscito a superare il dolore della tragica morte del figlio Andrea, scomparso il 7 agosto 2008 in un tragico incidente non lontano dalla sede dell’azienda, a Cambiano, in provincia di Torino.
CHI ERA SERGIO PININFARINA? Sergio Farina diventa il presidente dell’omonima azienda di carrozzerie alla morte del padre Battista “Pinin” Farina che ne fu il fondatore. Il diminutivo “Pinin” è stato aggiunto all’originario cognome “Farina” nel 1961, con decreto del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Consegue la laurea in Ingegneria meccanica nel 1950 al Politecnico di Torino, approfondendo le sue conoscenze in Inghilterra e negli Stati Uniti. L’azienda Pininfarina diviene famosa negli anni cinquanta per l’eleganza delle carrozzerie realizzate e, soprattutto, per il disegno sempre all’avanguardia, garantendo così un successo ininterrotto della marca Pininfarina riconosciuto tutt’oggi in tutto il mondo.
A partire dagli anni ottanta Pininfarina riconosce l’importanza dell’aerodinamica dei suoi modelli e concentra tutti i suoi sforzi nel migliorare i modelli non solo da un punto di vista estetico ma soprattutto aerodinamico, raggiungendo così il risultato di stabilirsi anche come punto di riferimento per le carrozzerie di macchine sportive e veloci eseguendo dei modelli persino per la Ferrari.
Sergio Pininfarina ha inoltre ricoperto numerose cariche nel corso della sua carriera. Tra le principali:
– Professore di “Progettazione di Carrozzeria” al Politecnico di Torino dal 1974 al 1977;
– Presidente dell’Unione Industriale di Torino (1978-1984);
– Deputato al Parlamento Europeo (1979-1988);
– Presidente della Federazione delle Associazioni Industriali del Piemonte (1983-1988); Presidente dell’OICA – Organisation Internationale des Constructeurs d’Automobiles (1987-1989);
– Presidente di Confindustria (1988-1992); Amministratore dell’AUME – Association pour l’Union Monétaire de l’Europe (1989-1997);
– Vice Presidente dell’UNICE – Union of Industrial and Employers’ Confederations of Europe (1990-1994);
– Presidente del Comitato Leonardo – Italian Quality Committee (1993-1996);
– Co-Presidente del Comitato Promotore della Direttrice Ferroviaria Europea Transpadana ad Alta Capacità Merci e Passeggeri (1991-2001);
– Presidente Banca CRT (2001-2002); Capo della Delegazione italiana in seno alla Commissione Intergovernativa Italo-Francese per il nuovo collegamento ferroviario ad Alta Velocità fra Lione e Torino (2001-2005);
– Presidente FIDIA S. p. A. (1996-2006);
– Co-Presidente Italy-Japan Business Group (2004-2007);
– Presidente Editrice La Stampa S. p. A. (2004-2008);
– Consigliere d’Amministrazione della Ferrari S. p. A. dal 1969 al 2011.
Il grande imprenditore italiano ha ricevuto inoltre numerose onorificenze nel corso della sua carriera. Si segnalano le seguenti: Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana (1976), Légion d’Honneur (Chevalier nel 1979 e Officier nel 1997), Honorary Royal Designer for Industry (1983), Membro Straniero dell’Accademia Reale Svedese delle Scienze di Ingegneria (1988), Designer Lifetime Achievement Award (1991), Super Trophée de l'”Automobile Magazine” (1992), Premio Guglielmo Tagliacarne (1994), Premio “Italy in the World” (1994), Compasso d’Oro alla Carriera (1995), Premio “France-Italie” (1997), Lion d’Oro (1998), Trophée du Design (1998), Premio Leonardo (1999), Head of the Century in the International Automotive Hall of Fame (2001), Premio “Torino libera” (2001), Business and Culture Award (2003), Palme d’Or del Festival Automobile International (2005), Automotive Hall of Fame di Dearborn, Michigan (2007); European Automotive Hall of Fame di Ginevra (2008).
Gli sono state conferite 4 lauree honoris causa: nel 1993 quella in Economia e Commercio dall’Università LUISS di Roma; nel 2002 quella del Royal College of Art di Londra e quella in Disegno Industriale dal Politecnico di Milano; nel 2004 quella in Belle Arti dal College for Creative Studies (CCS) di Detroit.
“Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Sergio Pininfarina. Con lui perdiamo un protagonista del nostro Paese. Voglio ricordare il suo storico impegno imprenditoriale che ha tenuto alto nel mondo il nome dell’Italia, e quello istituzionale da quando il Presidente Ciampi lo nominò senatore a vita nel 2005”. Lo afferma il vicepresidente del Senato Vannino Chiti.
Valentina Ferrari